LA SCLEROSI MULTIPLA
UNA MALATTIA TOSSI-INFETTIVA DA DIFETTO DI BARRIERA
(Aggiornamento Luglio 2000)
PREMESSE
L’epidemiologia della Sclerosi Multipla (SM) dimostra che all’insorgenza
della malattia concorrono un fattore ambientale (certamente un agente infettivo)
e un fattore individuale ( vedi nota 1 ). Modello sperimentale della SM
umana è universalmente considerato l’encefalite allergica
sperimentale (EAS), che s’induce immunizzando gli animali per via
intradermica con omogenato di midollo spinale, iniettato insieme ad adiuvante
completo di Freund (ACF). Dopo 2-3 settimane insorgono i disturbi
neurologici (turbe dell’equilibrio, della visione e della minzione; paralisi)
( vedi note 2, 3 ), sintomi di una encefalite acuta generalizzata, comune, che
porta a morte tutti gli animali, tranne certi ratti che guariscono completamente.
La demielinizzazione è preceduta, dal quinto giorno dall’immunizzazione,
da invasione del tessuto cerebrale da parte di linfociti-T ("messaggeri
di morte") e, immediatamente prima delle manifestazioni cliniche, da infiltrazione
perivascolare di linfociti-B e macrofagi. Una EAS cronica-ricorrente s’induce,
in alcuni ceppi di cavie, immunizzando soggetti maschi giovanissimi, con
una singola dose di midollo spinale singenico in ACF, iniettato in regione
nucale.
Con questo protocollo, l’EAS insorge dopo una latenza di 8-12 settimane
e, con remissioni e riacutizzazioni, dura tutta la vita dell’animale. Più
spesso, in patologia sperimentale ( vedi note 4, 5 ), si provoca una EAS comune,
immunizzando gli animali per via intradermica con proteina basica della
mielina o con omogenato di midollo spinale in ACF e somministrando endovena,
nel giorno dell’inoculazione dell’antigene e 48 ore più tardi, Bordetelle
Pertussis (BP) uccise. Alle Bordetelle iniettate e.v. in questi casi, si
riconosce una generica azione adiuvante; non si attribuisce un ruolo
specifico nell’interpretazione patogenetica dei risultati ottenuti. Ma,
se in ratti Lewis si sostituisce l’adiuvante completo di Freund con Bordetelle
uccise, si produce una "EAS iper-acuta generalizzata" , che insorge
dopo soli 7-8 giorni dall’iniezione del vaccino antipertosse e porta a
morte tutti gli animali per lesioni cerebrali vascolari e perivascolari
intense ( vedi note 2, 3 ) In questa forma, il tempo di latenza è
troppo breve perché possa instaurarsi l’ipersensibilità ritardata,
mentre coincide perfettamente con quello necessario alla produzione di
anticorpi specifici antipertosse e di complessi immuni circolanti (CIC);
le lesioni anatomopatologiche sono quelle classiche da precipitazione di
complessi immuni ( vedi note 6, 7 ).
Evidentemente, le Bordetelle, iniettate e.v. per indurre l’EAS,
non agiscono solo da adiuvanti. Esse:
- stimolano la produzione di anticorpi specifici (normale reazione immune
secondaria);
- con meccanismo non immunologico, armano i macrofagi e attivano
i linfociti-T fino a renderli autocitotossici (azione adiuvante).
Le loro tossine e gli anticorpi specifici formano complessi immuni circolanti
(CIC-BB), che, precipitando, producono le "lesioni cerebrali vascolari
e peri-vascolari intense" dell’EAS iper-acuta generalizzata che abbiamo
visto sopra.
Studiando l’EAS, si è visto che le forme classiche di questa
encefalite non si ottengono in tutte le razze di Topi, di Ratti e di Cavie,
ma solo in determinati ceppi: può essere indotta nei Ratti Lewis,
i cui Astrociti sono produttori di Ag-HLA di II cl; non può essere
indotta in alcun modo nei Surmolotti (comuni topi di chiavica), i cui Astrociti
non sono produttori di Ag-HLA di II cl ( vedi nota 8 ).
Per le caratteristiche anatomo-funzionali dei piccoli vasi cerebrali
(turbolenza del flusso ematico, tipo di membrana basale, mancanza di matrice
interstiziale, avventizia costituita da Astrociti),
-
per la mole dei CIC-BB (la principale tossina pertussica, PT, è
costituita da 6 grosse unità proteiche),
-
per lo spiccato tropismo delle tossine-BB per i neuroepiteli (conservato
dalle tossine-BB complessate) ,
i CIC-BB, anche a livelli relativamente bassi, nei piccoli vasi cerebrali
precipitano: ledono la Barriera Emato-Encefalica; mettono linfociti-T e
macrofagi a diretto contatto con il tessuto nervoso (può insorgere
ipersensibilità semiritardata transitoria, basofila, di Jones e
Mote) .
Le tossine-BB non sono neutralizzate dagli antisieri; la difesa antipertosse
è esclusivamente locale e aspecifica (è affidata alla barriera
muco.ciliare e ai granulociti neutrofili).
Normalmente ad una reinfezione segue la bonifica delle mucose rino-sinusali
in un paio di settimane; le tossine-BB non passano nel sangue in quantità
tali e per tempi sufficientemente lunghi da produrre effetti sistemici
clinicamente rilevabili.
In soggetti con difetto della barriera muco-ciliare (BMC), dopo reinfezione
da BB, si può avere:
- ritardata bonifica della mucosa respiratoria: prolungato passaggio di
tossine nel sangue; tossine-BB e anticorpi specifici pre-esistenti e/o
neoformati formano CIC (gli anticorpi che li compongono non sono neutralizzanti
e le tossine HAF portano alla loro estremità le adesine, molecole
di ancoraggio per le molecole di adesione degli endoteli vasali). I CIC
precipitando a livello dei piccoli vasi cerebrali (prevenule) provocano
un attacco SM. Poi la produzione di tossine cessa; nel sangue si trovano
IgG anti-BB e pochi o niente CIC: si ha la SM a IgG, remittente;
- colonizzazione della mucosa respiratoria seguita da trasformazione delle
Bordetelle da fase-S a fase-R (perdono virulenza; non producono più
HAF; continuano a produrre LPS e poco o niente PT). Si ha passaggio protratto
di tossine in circolo. Il LPS induce produzione protratta di IgM, spesso
associata a quella di IgG. Si ha formazione di CIC, che raggiunto un certo
livello inibiscvono la produzione di anticorpi. Poi i CIC precipitano,
ricomincia la produzione di anticorpi e il ciclo si ripete finchè
dura lo stimolo tossinico. Nel sangue si trovano CIC e/o IgM anti-BB,
linfociti-T autocitotossici. Si ha la SM a IgM, cronico-evolutiva con intervalli
liberi.
- Se la reinfezione provoca un attacco con danni vascolari gravi (tanto
da non poter regredire rapidamente e completamente) e colonizzazione delle
mucose, le tossine di nuova produzione o trovano in circolo anticorpi liberi
e formano CIC, che vanno a precipitare a livello delle lesioni vascolari
ancora aperte; o in circolo non trovano anticorpi liberi e, "attratte dai
neuroepiteli", con gli anticorpi neoformati (prodotti anche in loco) formano
complessi immuni in sede di lesione. In entrabi i casi le placche rimangono
attive.. Nel sangue non si trovano nè CIC, nè anticorpi anti-BB,
ma i linfociti-T sono autocitotossici. Si ha la SM sieronegativa,
cronico-evolutive senza intervalli liberi.
Proseguendo le mie ricerche su Bordetelle (BB) e Sclerosi Multipla
(SM) ( vedi nota 9 ), ho studiato diversi gruppi di pazienti-SM. Nell’ultimo gruppo,
ricercando sia gli anticorpi della fase acuta (anti HAF e anti PT) sia
le IgG e le IgM totali anti BB, in 92 pazienti SM non selezionati per forma
clinica e trattamento farmacologico in atto, il Laboratorio ha trovato:
in 63 su 92 (68,48 %) "infezione in atto"; in 29 su 92 (31,52 %) non sono
stati trovati gli anticorpi della fase acuta, ma in 24 di questi 29 (26,10
% del totale) erano presenti IgM a livelli di poco inferiori a quelli
delle IgG, dimostrativi di infezione cronica da BB in fase-R. In totale:
nel 94,57 % di 92 pazienti SM, non selezionati per forma clinica e trattamento
terapeutico in corso, è stata dimostrata una infezione in atto da
B. Pertussis.
CONCLUSIONE
La SM è una malattia tossi-infettiva da difetto di barriera:
- il fattore ambientale è costituito dalla B. Pertussis;
- il primo fattore individuale, sine qua non, è un difetto della barriera
muco-ciliare, primitivo o secondario (malattie acute delle prime vie respiratorie;
rino-sinusiti croniche);
- la patogenesi è quella classica da precipitazione di complessi immuni
circolanti.
L’impossibilità di indurre l’EAS nei Surmolotti (nei quali
gli Astrociti non producono Ags-HLA di II cl) e la presenza nel siero e
nel liquor dei pazienti SM di molecole di adesione solubili (Troiano, SNO
Otranto-2000, ( vedi note 15, 16 )), dimostrano che il secondo fattore individuale
della SM è il fenotipo "Astrociti produttori di antigeni HLA di
II classe". Le forme cliniche di malattia dipendono dal rapporto che si
stabilisce tra Bordetelle e Ospite: una sopravvivenza solo protratta delle
Bordetelle sulle mucose porta ad un attacco (SM remittente); la colonizzazione
stabile delle mucose da parte delle BB produce la SM cronica-evolutiva.
DIAGNOSI SIEROLOGICA
La diagnosi patognomonica di SM e delle sue forme cliniche richiede:
- la ricerca delle IgA e delle IgG anti-HAF e anti-PT;
- la ricerca delle IgG e delle IgM totali anti-BB in E.L.I.S.A. (il
metodo di Fissazione del Complemento è poco sensibile: si hanno
falsi negativi in presenza di CIC, di IgA, di endotossine)
La ricerca degli anticorpi della fase acuta dell'infezione si considera positiva quando,
nella pertosse, la quantità delle IgA anti-HAF e/o anti-PT risulta uguale o superiore a
0,3 D.O.; nella SM, secondo la mia esperienza, la ricerca deve essere considerata positiva
quando il titolo delle IgA è uguale o superiore a 0,20 D.O.
Le quantità di IgG e di IgM presenti nel siero in esame si calcolano
in unità spettrofotometriche (valori di assorbanza o di estinzione
= VE) con la formula [VE = (D.O. del paziente / D.O. del cut-off)
x 10 ]. La presenza di IgM anti-BB in un adulto non è
coerente con una normale risposta immune secondaria, esprime la risposta
peculiare alla stimolazione protratta da Lipopolisaccaride: dimostra la
colonizzazione delle mucose da parte delle Bordetelle, cioè una
SM C-E.
Per la corretta interpretazione del referto sierologico, ricordo che,
cessato lo stimolo tossinico, le IgG sono prodotte per qualche anno, le
IgM per 4-5 mesi. Le IgA anti HAF e anti PT tendono a zero in 7-8 mesi.
Solo dopo tale periodo, il Laboratorio attesterà la "assenza
di infezione". Ma dopo 3-4 mesi di Eritrocina, a confermare la bonifica
delle mucose: le IgG saranno invariate o aumentate (diventano dosabili
anche quelle che prima venivano assorbite nei CIC); le IgM si normalizzeranno.
TERAPIA
La terapia eziologica specifica della SM consiste nella somministrazione
protratta di Eritromicina per bonificare la mucosa rino-sinusale dalla
B. Pertussis.. Naturalmente, il trattamento antibiotico arresterà
l’evoluzione della malattia, non farà regredire le lesioni già
consolidate; perciò sarà tanto più efficace quanto
più precocemente instaurato.
L’eritromicina non ha controindicazioni od effetti collaterali importanti
(vedi seguito), tanto che può essere usato anche in gravidanza.
All’inizio del trattamento è probabile un aggravamento della sintomatologia
neurologica per l’insorgenza di una reazione di Jarisch-Erxheimer: la lisi
batterica comporta aumento della tossiemia, aumento dei CIC contenenti
tossine pertussiche, precipitazione di questi complessi a livello dei piccoli
vasi cerebrali, apparente ripresa della malattia MS. Questa reazione potrà
insorgere anche dopo 20-40 giorni dall’inizio del trattamento antibiotico;
ma le nuove lesioni regrediranno completamente aggiungendo all’eritromicina
qualche bolo di cortisone come fosse un attacco a tutti gli effetti.
Al macrolide per os, in presenza di rino-sinusite cronica (molto frequente
e molto spesso ignorata), si potrà associare tiamfenicolo per aerosol
nasale (15-20 gg ). I beta-lattamici sono controindicati, perchè
agevolano la trasformazione delle BB in forme-R e in sferoplasti
PROFILASSI DELLE RICADUTE
In tutti i casi, per la enorme diffusione delle Bordetelle, si potrà
verificare una reinfezione. Solo nel paziente in trattamento antibiotico,
la carica batterica reinfettante non attecchirà; la quantità
di tossine sarà piccola e non sarà ripetuta nel tempo; il
paziente potrà avere una riacutizzazione della malattia, ma le nuove
lesioni anche questa volta regrediranno completamente con qualche giorno
di cortisone. Tenendo anche conto che, con pochissime eccezioni (ben note),
l’eritromicina può essere associata a tutti i farmaci attualmente
in commercio, nella SM si adotterà il protocollo che, nei soggetti
allergici alla penicillina, si segue in tutto il mondo per la profilassi
della malattia reumatica ( vedi note 10, 11 ): si somministrerà l’eritromicina
a lungo termine, per almeno cinque anni dall’ultimo attacco. La sierodiagnosi
eziologica precoce e la terapia antibiotica specifica (eritromicina) permetteranno
di arrestare il decorso della malattia prima che insorga la drammatica
invalidità, che ancora colpisce tanti ammalati-SM.
RINGRAZIAMENTI
La ricerca degli anticorpi anti-Bordetelle in tutti i pazienti di cui
riferisco in questa sede è stata effettuata dal Laboratorio dell’Ospedale
Civile "San Salvatore" di Pesaro.
Al Responsabile dell’Unità Operativa Dr. Gabriele Rinaldi; al
Responsabile del Settore "Sierologia e Immunologia" Dr. Marcello Acetoso,
che ha curato l’esecuzione delle ricerche; a Tutto il Personale Tecnico
e Amministrativo del Laboatorio e del "Provveditorato" rinnovo l’apprezzamento
per la competenza e i più vivi ringraziamenti per la determinante
collaborazione.
BIBLIOGRAFIA
- G. Rosati - E. Granieri (1990).: Manuale di Neuroepidemiologia Clinica.
N I S Ed., Roma. 143-182.
- Escourolle R. - Hauw J.J. (1980): Enéphalomyélite Allergique
Expérimentale. in, Charpin J.: Allergologie. Flammarion, Paris.
472-479(477).
- Masala C.- Biondi M. (1989): Encefalite allergica sperimentale. in
Dammacco F.: Immunologia in Medicina. edi-ermes, Milano. 741-744
- Waldor M.F. et Altri (1985): Reversal of Experimental Allergic Encephalomyelitis
with Antibody to T-cell subset Marker.Science. Vol 222,. 415-417.
- Waisman A. et Altri (1996): Suppressive vaccinati on with DNA encoding
a variable region gene of the T-cell receptor prevents autoimmune encephalomyelitis
and activate Th2 immunity. Nature Medicine. Vol. 2, august, 891-895.
- Ferrarini M. - Grossi C.E (1986): Immunologia Medica. edi-ermes.
Milano. Vol II, 296-304.
- Bach J.F. - Le Savre P. (1981): Immunologia. Marrapese DEMI. Roma.
181-187.
- Kimelberg H.K.- Noremberg M.D.: Gli Astrociti. Le Scienze. Anno XXII.
Vol XLII, No 25), 6/1989. 54-62.
- Vedi i miei contributi a tutti i congressi SNO dal 1990 al 1999 compresi.
- Mandel - Douglas - Bennet: Malattie infettive ad eziologia batterica.
Churchill Livingstone - Momento Medico. 1999. 49-50.
- Harrison: Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill Italia. Milano,
1995. 1198.
|