AIP
- Associazione Parkinsoniani
(www.parkinson-italia.info - 51k ) e.mail: info@parkinsonitalia.it
Lega Italiana per la lotta
contro il Morbo di Parkinson e le Malattie Extrapiramidali e-mail: info@limpe.it
(segreteria); inecarac@libero.it (redazione)
Piove di Sacco, venerdì
13 aprile 2007.
Spett.le Associazione,
per conoscenza, competenza e coinvolgimento vi allego copia della lettera
che ho inviato l'8/3/2007 al prof. Gianni Pezzoli, Presidente della
vostra Associazione, e v'informo che, come le precedenti, anche questa
lettera è rimasta senza riscontro.
Le domande che ho posto a lui, le ripropongo a tutti voi, aggiungendo:
- siete stati informati dai vostri Rappresentanti dei risultati delle
mie ricerche ?
- quando ad un Paziente pongono diagnosi di morbo di Parkinson: quali
ragioni scientifiche, morali, economiche, adducono i vostri Consulenti
per spiegarvi perché non fanno fare (con
metodica adeguata: Diagnosi Eziologica) la ricerca degli anticorpi
anti Bordetelle [un semplice esame del sangue, ammesso al SSN, categoricamente
dimostrativo se non si pretende di utilizzare i parametri di riferimento
validi nei bambini (parametri, che danno falsi negativi negli adulti)]
?
- se la malattia è dovuta ad una infezione da Bordetelle (Diagnosi
Eziologica), che si cura meglio di un raffreddore (Eritrocina®
a lungo termine), la disabilità ingravescente che avvelenerà
la vita del Paziente e della Famiglia non è da imputare ad una
palese colpa del Medico che non ha richiesto l'esame specifico o ne
ha svalutato il risultato ?
- quel Curante non è responsabile dei danni biologici ed esistenziali
patiti da quel Paziente e dai suoi Familiari?
Le basi scientifiche ed
i risultati delle mie ricerche sono pubblicate in INTERNET.
A disposizione per precisazioni
ed eventuali pubbliche discussioni, auspicando un vostro puntuale riscontro,
cordialmente vi saluto
Allegati:
- copia della lettera al prof. Gianni Pezzoli
- copia della relazione clinica di un caso di morbo di Parkinson iniziale,
che, dopo un anno di sola cura antibiotica (da me consigliata), è
guarito perfettamente.
Dr. Domenico Fiore
Viale Madonna delle Grazie, 17
35028 Piove di Sacco (PD)
Prof. Gianni Pezzoli
(copia)
Presidente dell'Associazione Italiana Parkinson
Direttore del Centro Parkinson e dei Disturbi del Movimento
degli Istituti Clinici di Perfezionamento
World Parkinson Disease Association
Via Zuretti, 35 - 20125 MILANO
Piove di Sacco, giovedì
8 marzo 2007.
Egregio Prof. Pezzoli,
due mesi dopo una sua telefonata con la quale mi chiedeva a che punto
fossero le mie ricerche sul morbo di Parkinson, non avendola più
sentito, Le scrivevo:
Piove di Sacco, martedì 7 novembre 2006.
Egregio Prof. Pezzoli, Le scrivo per chiederLe:
- a che punto sono le verifiche che avevamo concordato due mesi fa,
in occasione della sua telefonata del 08/09/2006 ?
- ha fatto la ricerca degli anticorpi anti Bordetella nei suoi pazienti
Parkinsoniani ?
- con quale metodica questi anticorpi sono stati ricercati ?
- quali sono i risultati di questa ricerca ?
- quando mi farà avere, come da accordi telefonici, copia dei
referti ?
- quando discuteremo i risultati da Lei ottenuti ?
In attesa di un suo positivo riscontro, Le auguro Buon Lavoro e cordialmente
La saluto.
Nessun riscontro.
Nella sua "Guida alla
malattia di Parkinson 2007", nei capitoli della eziopatogenesi
(determinismo della malattia) ha ribadito l'importanza dei fattori ambientali,
ma ha accuratamente evitato di includere e discutere tra questi gli
agenti infettivi.
Come ho dichiarato ai massimi livelli scientifici, in tutti i pazienti
Parkinsoniani che si sono rivolti a me (una ottantina) è sempre
stata dimostrata una tossi-infezione cronica da Bordetelle.
Lei è stato informato (anche da me personalmente, in occasione
della sua telefonata del 08/09/2006) che un caso di Parkinson iniziale,
accertato presso un vostro Centro clinicamente (da un vostro Esperto)
e strumentalmente (SPET con IBZM), è guarito perfettamente (dichiarazione
dello stesso Specialista dello stesso Centro che aveva fatta la diagnosi,
dopo identico controllo clinico e strumentale) dopo un anno di semplice
trattamento antibiotico (da me consigliato), senza prendere la medicina
consigliata dallo Specialista del Centro. Per documentazione e per consentire
a tutti i Lettori un obbiettivo giudizio, allego una dettagliata relazione
clinica di questo caso.
Adesso Le chiedo:
- visto che a spese dei
Pazienti, delle loro Famiglie, della Associazione Italiana Parkinson,
della Società, Lei può pubblicare le sue "conoscenze
sull'eziopatogenesi del M. di Parkinson", perché non dice
a tutti: " il Dr. Fiore racconta balle: la ricerca degli anticorpi
anti Bordetelle (con metodica adeguata e parametri di riferimento validi
negli adulti) non è dimostrativa; le azioni patogene da lui attribuite
alle Bordetelle non sono dimostrative, anche se sono descritte in tutti
i trattati di Immunologia, di Microbiologia e di Biologia Molecolare
" ?.
- perché non spiega pubblicamente ai 220.000 italiani ed alle
tante migliaia di pazienti parkinsoniani del mondo (Lei è anche
un membro della World Parkinson Disease Association) per quali ragioni
i loro Medici Curanti non devono verificare se la malattia, presa all'inizio,
si possa curare meglio del raffreddore e con una spesa individuale e
sociale di meno di due euro al giorno?
Dr. Domenico Fiore
Viale Madonna delle Grazie, 17 - 35028 Piove di Sacco (PD).
RELAZIONE CLINICA
(05-12-2006).
Paziente: D. L.
A metà del 2004 nella paziente viene notata una Gammapatia Monoclonale
di Incerto Significato (MGUS), confermata dall'esame istologico (Tessuto
emopoietico con plasmocitosi interstiziale monoclonale kappa, compatibile
con MGUS).
A metà gennaio 2005 in un Centro Parkinson e Disordini del Movimento
dell'Alta Italia, Le viene posta diagnosi clinica di Parkinson iniziale
e viene richiesta SPET con IBZM.
In data 01-04-2005 la paziente viene sottoposta a C. Tomoscit. Cerebrale
con IBZM.
Il referto dice: L'esame odierno è indicativo di sospetta
sovrespressione recettoriale dopaminergica bilaterale da iniziale denervazione
pre-sinaptica (non rilevabile nella valutazione qualitativa condotta
sull'esame DATSCAN del 03-02-2005) ed è pertanto compatibile
con malattia di Parkinson in fase estremamente precoce.
Il 12-05-2005 il Medico Responsabile del Centro Malattia di Parkinson
e Disordini del Movimento scrive: La Paziente è affetta da malattia
di Parkinson iniziale, ad esordio giovanile. Terapia: Cabaser 1/2 mg
alla sera, da aumentare ad 1,00 mg dopo un mese.
La Paziente (ha visto in
Internet i risultati delle mie ricerche), prima di iniziare la cura
con il Cabaser, chiede all'O.C. "San Salvatore" di Pesaro
di ricercare nel suo siero gli anticorpi anti Bordetella Pertussis con
la metodica usata da quel Laboratorio.
Il referto dice:
- Anticorpi anti Haemo Agglutinina Filamentosa IgA = 0,37 D.O. (dimostrativo
di infezione corrente/recente = 0,30 D.O.)
- Anticorpi anti Haemo Agglutinina Filamentosa IgG = 0,88 D.O. ( infezione
recente/corrente = 0,60 D.O.)
- Ac. anti Bordetella totali IgG = 22,70 VE (positivo = 8,00 VE)
- Ac. anti Bordetella totali IgM = 5, 62 VE (nell'adulto = 2,00
VE)
Il 26-05-2005 la Paziente viene da me.
Dopo la mia visita medica generale e dopo aver presa visione dei referti
sopra riportati, nella mia relazione clinica dico:
- la Sig.ra D. L. presenta: Tossi-infezione cronica da Bordetella Pertussis
in fase-S (massima virulenza e contagiosità).
- Trattamento consigliato: trattamento a lungo termine con Etilsuccinato
di Eritromicina per la bonifica iniziale delle mucose e per la profilassi
delle reinfezioni da Bordetella.
Da fine
maggio 2005, la Paziente prende solo l'Eritrocina® .
Non ha mai preso il Cabaser.
Il 25-08-2006, dopo un anno
e tre mesi di cura con Eritrocina® , la Paziente viene sottoposta
ad un controllo con C. Tomoscint. Cerebrale con IBZM allo stesso Centro
dove era stato eseguito il primo esame (stesso Medico, stessa apparecchiatura,
stessa metodica del primo esame di cui ho riferito prima).
Referto (25-08-2006): l'indagine tomoscintigrafica cerebrale, eseguita
dopo 90 minuti dalla somministrazione del radiocomposto, ha dimostrato
una captazione dell'indicatore recettoriale post-sinaptico sostanzialmente
regolare a livello di entrambi gli striati. Rispetto al precedente esame
condotto in data 01-04-2005 i valori semiquantitativi odierni del rapporto
dell'attività tra nuclei della base e cervelletto sono risultati:
NB/CV a destra = 1.80 ; NB/CV a sinistra = 1.79
Conclusioni: lo studio recettoriale eseguito in data odierna dimostra
una regolare e simmetrica espressione dei recettori D2-dopaminergici
a livello del compartimento nigro-striatale di ambo i lati.
La Paziente, già dopo un paio di mesi di cura antibiotica, non
ha più i disturbi di prima: ha recuperato odorato, fine motilità,
tono fisico e psichico.
La Sig.ra
D. L. è guarita dalla malattia di Parkinson.
Precisato che non sono noti
casi di guarigione da Malattia di Parkinson in pazienti trattati con
le terapie classiche, questo caso dimostra che il trattamento della
tossi-infezione da Bordetella ha arrestato la progressione della malattia
e che la precocità del trattamento antibiotico specifico ha consentito
un recupero funzionale completo.
Da questo caso derivano i seguenti imperativi categorici:
- appena si sospetti una malattia di Parkinson, in tutti i pazienti,
si devono ricercare con metodica adeguata gli anticorpi anti Bordetella
(vedi: Diagnosi
Eziologica);
- la dimostrazione di infezione in atto da Bordetella, impone la bonifica
delle mucose con antibiotico specifico;
- non essendo possibile prevedere e prevenire in altro modo una nuova
(sempre probabile) infezione da Bordetella, unica profilassi efficace
e sicura delle re-infezioni (ripresa della malattia e progressione dell'invalidità)
rimane il trattamento a lungo termine con Etilsuccinato di Eritromicina
(Eritrocina® ). Su questo punto vedi: Scheda tecnica dell'Eritrocina®
(Eritrocina® a lungo termine, nel mio sito web).
Oltre alle categoriche esigenze medico-scientifiche, le osservazioni
esposte soddisfano ampiamente anche le esigenze socio-sanitarie.
Il costo della cura e della successiva profilassi con l'Eritrocina®è
irrisorio:
- con le compresse da 600 mg = 1,45 € / die ( 527,00 € all'anno)
- con le buste da un grammo = 1,62 € /die ( 591,30 €
all'anno)
Un anno di Eritrocina® costa metà di un giorno di ricovero
in D.H. (minimo 1.000 € /die).
Il paziente non ha più bisogno di esami (dispendiosi e invasivi)
e di ricoveri ospedalieri; non perde più giornate lavorative;
si gode una vita normale.
Per precisazioni e dettagli
(eziopatogenesi) vedi in Morbo di Parkinson
:
- Diagnosi Eziologica
- Eritrocina® a lungo termine.
- Morbo di Parkinson - eziopatogenesi (aggiornato al gennaio 2007 ).
Dr. Domenico Fiore
Viale Madonna delle Grazie, 17 - 35028 Piove di Sacco (PD) -
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