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TERAPIA (per la bonifica iniziale delle mucose). Dalla scheda tecnica allegata alle varie confezioni di Eritrocina riporto: « Bordetella Pertussis: è stata clinicamente dimostrata l’efficacia della Eritrocina nell’eliminare tale organismo dal distretto rinofaringeo. Alcuni studi suggeriscono che l’eritrocina si è dimostrata attiva nella profilassi di individui esposti alla infezione sostenuta da tale microrganismo ». L’eritrocina non ha controindicazioni od effetti collaterali importanti, tanto che può essere usata anche in gravidanza. All’inizio del trattamento è probabile un aggravamento della sintomatologia neurologica per l’insorgenza di una "reazione di Jarisch-Herxheimer": i sintomi di aggravamento non dovranno essere attribuiti ad una "tossicità" da Eritrocina (che non esiste), dipenderanno dalla lisi batterica massiva prodotta dall'antibiotico (dimostrazione di efficacia) e dalla maggior quantità di tossine che passeranno nel sangue. La tossina "Fattore Sensibilizzante alla Istamina" potrà scatenare reazioni allergiche a farmaci, inalanti, alimenti e cosmetici precedentementi non scatenanti; queste "allergie" non dovranno essere attribuite alla Eritrocina. Nella SM, la lisi batterica comporta aumento della tossiemia, aumento dei CIC contenenti tossine pertussiche, precipitazione di questi complessi nei piccoli vasi cerebrali (placche); continuando il trattamento antibiotico, per la legge di Benveniste, le nuove lesioni regrediranno in 50-60 giorni (prima e meglio, aggiungendo all’Eritrocina qualche bolo di cortisone come fosse un attacco a tutti gli effetti). Questa reazione potrà insorgere anche dopo 20-50 giorni dall’inizio del trattamento antibiotico. Dopo i primi
tre mesi di trattamento, l'evoluzione della sintomatologia soggettiva
ed oggettiva è descritta in dettaglio in "Recupero Funzionale"
(www.domenicofiore.it ). Profilassi delle Ricadute. Per la enorme diffusione delle Bordetelle, in tutti i casi si potrà verificare una reinfezione; nel paziente in trattamento antibiotico, la carica batterica reinfettante non attecchirà; la quantità di tossine sarà piccola e non sarà ripetuta nel tempo; il paziente potrà avere una "ripresa" della malattia, ma le nuove lesioni questa volta regrediranno completamente con qualche giorno di cortisone e non ci sarà cronicizzazione. Tenendo anche conto che, con pochissime eccezioni, l’Eritromicina può essere associata a tutti i farmaci attualmente in commercio, nelle Encefalo-Medullopatie da Bordetella Pertussis si adotterà il protocollo che, nei soggetti allergici alla penicillina, si segue in tutto il mondo per la profilassi della malattia reumatica (si somministrerà l’Eritrocina per almeno cinque anni dall’ultimo attacco, nella malattia reumatica senza cardite 1 – 2; per tutta la vita, o almeno per dieci anni, nella malattia reumatica con cardite pregressa 3 ). Per confermare che l’Eritrocina (Etilsuccinato di eritromicina) si può usare tranquillamente per anni, riporto dalla più autorevole letteratura mondiale le seguenti precisazioni: L’Eritrocina è un inibitore della sintesi proteica solo nei procarioti (cioè nei batteri); non ha effetto inibitore negli eucarioti (tutte le cellule dei tessuti umani) 4 - 5 - 6 . La profilassi con l'Eritrocina
non impedisce che il soggetto, esposto a contagio, abbia una reinfezione da Bordetella. La funzione
dell'antibiotico consiste nell'impedire che la Bordetella permanga a lungo
sulle mucose: la produzione di tossine cesserà rapidamente e i danni anatomo-funzionali
regrediranno senza reliquati 7 . Referenze:
1)
Mandel-Douglas-Bennet: Malattie infettive ad eziologia batterica.
2)
Harrison: Principi di Medicina Interna.
McGraw-Hill Italia. Milano 1995. 1198.
3)
Burg/Ingelfirger/Wald/Polin “Gellis
& Kagan’s“: Current Pediatric
Therapy. 16a Edizione - Edizione
Italiana by Momento Medico, 2002. 403-604.
4)
Goodman & Gilman: Le basi Farmacologiche
della Terapia. Zanichelli, Bologna 1992. Pag. 1056
5)
Alberts B. et Altri: Biologia Molecolare della Cellula. Zanichelli, Bologna 1984. Tabella 5.1 a pag. 207.
6)
Alberts B. et Altri:
Biologia Molecolare della Cellula. Zanichelli,
Bologna 1995. Tabella 6.1 a pag 273.
7)
Bach J.F.- Le Savre P.: Immunologia. Marrapese
DEMI, Roma 1981. 181-187. |
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