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Su Dieta e Sclerosi Multipla, nell’autorevole “MERRITT” si legge testualmente: « Frequentemente vengono consigliate terapie dietetiche e supporti vitaminici, ma nessuna dieta si è dimostrata più efficace di un’alimentazione bilanciata » (Sibely W.A. – Alter M.: La sclerosi multipla. In: Trattato di Neurologia “MERRITT”. Versione italiana edita da Momento Medico. Salerno, 1993. 631). Nella SM, il difetto della barriera muco-ciliare non consiste in un aumento, generico o selettivo, della permeabilità alle tossine delle Bordetelle. Le tossine pertussiche passano sempre in circolo, sia nell’Uomo che in tutti gli altri animali (linfocitosi), e non sono neutralizzate dagli anticorpi specifici. Il difetto di barriera consiste nella incapacità, da parte della mucosa delle prime vie respiratorie, di eliminare, dopo una reinfezione, i batteri della pertosse in 15-20 giorni, come avviene normalmente (vedi: Bactériologie Médicale di Le Minor-Veron; Flammarion Ed.). Questa incapacità permette alle Bordetelle la colonizzazione delle mucose, prolungata (attacco, nella SM remittente) o cronica (SM cronica-evolutiva). Il tentativo di “prevenire o quantomeno attenuare l’intensità
degli attacchi” in una malattia tossi-infettiva (sclerosi multipla) è
privo di fondamento razionale: il difetto della barriera muco-ciliare non
è modificabile dalla dieta se è primitivo (deficit di IgA-secretorie),
non lo è se secondario ad alterazioni anatomopatologiche (sinusiti
croniche) o infezioni acute delle prime vie respiratorie (virali e non).
In conclusione:
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