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Dr. Domenico Fiore: sclerosi multipla Dr. Domenico FIORE
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DIETE E SCLEROSI MULTIPLA

Su Dieta e Sclerosi Multipla, nell’autorevole “MERRITT” si legge testualmente: « Frequentemente vengono consigliate terapie dietetiche e supporti vitaminici, ma nessuna dieta si è dimostrata più efficace di un’alimentazione bilanciata » (Sibely W.A. – Alter M.: La sclerosi multipla.  In: Trattato di Neurologia “MERRITT”. Versione italiana edita da Momento Medico. Salerno, 1993. 631).

Nella SM, il difetto della barriera muco-ciliare non consiste in un aumento, generico o selettivo, della permeabilità alle tossine delle Bordetelle. Le tossine pertussiche passano sempre in circolo, sia nell’Uomo che in tutti gli altri animali (linfocitosi), e non sono neutralizzate dagli anticorpi specifici. Il difetto di barriera consiste nella incapacità, da parte della mucosa delle prime vie respiratorie, di eliminare, dopo una reinfezione, i batteri della pertosse in 15-20 giorni, come avviene normalmente (vedi: Bactériologie Médicale di Le Minor-Veron; Flammarion Ed.). Questa incapacità permette alle Bordetelle la colonizzazione delle mucose, prolungata (attacco, nella SM remittente) o cronica (SM cronica-evolutiva).

Il tentativo di “prevenire o quantomeno attenuare l’intensità degli attacchi” in una malattia tossi-infettiva (sclerosi multipla) è privo di fondamento razionale: il difetto della barriera muco-ciliare non è modificabile dalla dieta se è primitivo (deficit di IgA-secretorie), non lo è se secondario ad alterazioni anatomopatologiche (sinusiti croniche) o infezioni acute delle prime vie respiratorie (virali e non).
Per farsi un’idea dell’efficaia della dieta, da sola o associata ai trattamenti comunemente utilizzati nella SM, credo sia sufficiente vedere quanti poveri ammalati, spesso giovanissimi, sono finiti e finiscono ancora in sedia a rotelle.

In conclusione:

  • unico trattamento razionale in una malattia tossi-infettiva è il trattamento antibiotico specifico;
  • razionale protocollo per la profilassi, nella SM, è quello universalmente accettato per la profilassi della malattia reumatica, con o senza cardite, in soggetti allergici alla penicillina: eritromicina per almeno cinque anni dall’ultimo attacco. (Harrison: Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill Italia. 1995. pag 1198. //  Mandel-Douglas-Bennett: Malattie infettive ad eziologia batterica. Churchill Livingstone – Momento Medico. 1999. pag 49-50).
A richiesta: comunicazioni congressuali preliminari, dettagli, bibliografia.
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