Prof. Gianni Pezzoli
Presidente dell'Associazione Italiana Parkinson
Direttore del Centro Parkinson e dei Disturbi del Movimento
degli Istituti Clinici di Perfezionamento
World Parkinson Disease Association
Via Zuretti, 35 - 20125 MILANO
Piove di Sacco, giovedì 8 marzo 2007.
Egregio Prof. Pezzoli,
due mesi dopo una sua telefonata con la quale mi chiedeva a che punto
fossero le mie ricerche sul morbo di Parkinson, non avendo la più
sentito, Le scrivevo:
Piove di Sacco, martedì 7 novembre 2006.
Egregio Prof. Pezzoli, Le scrivo per chiederLe:
- a che punto sono le verifiche che avevamo concordato due mesi fa,
in occasione della sua telefonata del 08/09/2006?
- ha fatto la ricerca degli anticorpi anti Bordetella nei suoi pazienti
Parkinsoniani ?
- con quale metodica questi anticorpi sono stati ricercati ?
- quali sono i risultati di questa ricerca ?
- quando mi farà avere, come da accordi telefonici, copia dei
referti ?
- quando discuteremo i risultati da Lei ottenuti ?
In attesa di un suo positivo riscontro, Le auguro Buon Lavoro e cordialmente
La saluto
Nessun riscontro.
Nella sua "Guida alla malattia di Parkinson 2007", nei
capitoli della eziopatogenesi (determinismo della malattia) ha ribadito
l'importanza dei fattori ambientali, ma ha accuratamente evitato di
includere e discutere tra questi gli agenti infettivi.
Come ho dichiarato ai massimi livelli scientifici, in tutti i pazienti
Parkinsoniani che si sono rivolti a me (una ottantina) è sempre
stata dimostrata una tossi-infezione cronica da Bordetelle.
Lei è stato informato (anche da me personalmente, in occasione
della sua telefonata del 08/09/2006) che un caso di Parkinson iniziale,
accertato presso un vostro Centro clinicamente (da un vostro Esperto)
e strumentalmente (SPET con IBZM), è guarito perfettamente
(dichiarazione dello stesso Specialista dello stesso Centro che aveva
fatta la diagnosi, dopo identico controllo clinico e strumentale)
dopo un anno di semplice trattamento antibiotico (da me consigliato),
senza prendere la medicina consigliata dallo Specialista del Centro.
Per documentazione e per consentire a tutti i Lettori un obbiettivo
giudizio, allego una dettagliata relazione clinica di questo caso.
Adesso Le chiedo:
- visto che a spese dei Pazienti, delle loro Famiglie, della Associazione
Italiana Parkinson, della Società, Lei può pubblicare
le sue "conoscenze sull'eziopatogenesi del M. di Parkinson",
perché non dice a tutti: " il Dr. Fiore racconta balle:
la ricerca degli anticorpi anti Bordetelle (con metodica adeguata
e parametri di riferimento validi negli adulti) non è dimostrativa;
le azioni patogene da lui attribuite alle Bordetelle non sono dimostrative,
anche se sono descritte in tutti i trattati di Immunologia, di Microbiologia
e di Biologia Molecolare "?
- perché non spiega pubblicamente ai 220.000 italiani ed alle
tante migliaia di pazienti parkinsoniani del mondo (Lei è anche
un membro della World Parkinson Disease Association) per quali ragioni
i loro Medici Curanti non devono verificare (con
un semplice esame del sangue) se la malattia, presa all'inizio,
si possa curare meglio di un raffreddore e con una spesa individuale
e sociale di meno di due euro al giorno?
Dr. Domenico Fiore
Viale Madonna delle Grazie, 17 - 35028 Piove di Sacco (PD).
RELAZIONE CLINICA
Paziente: D. L.
A metà del 2004 nella paziente viene notata una Gammapatia
Monoclonale di Incerto Significato (MGUS), confermata dall'esame istologico
(Tessuto emopoietico con plasmocitosi interstiziale monoclonale kappa
compatibile con MGUS).
A metà gennaio 2005 in un Centro Parkinson e Disordini del
Movimento dell'Alta Italia, Le viene posta diagnosi clinica di Parkinson
iniziale e viene richiesta SPET con IBZM.
In data 01-04-2005 la paziente viene sottoposta a C. Tomoscit. Cerebrale
con IBZM.
Il referto dice: L'esame odierno è indicativo di sospetta
sovrespressione recettoriale dopaminergica bilaterale da iniziale
denervazione pre-sinaptica (non rilevabile nella valutazione qualitativa
condotta sull'esame DATSCAN del 03-02-2005) ed è pertanto compatibile
con malattia di Parkinson in fase estremamente precoce.
Il 12-05-2005 il Medico Responsabile del Centro Malattia di Parkinson
e Disordini del Movimento scrive: La Paziente è affetta da
malattia di Parkinson iniziale, ad esordio giovanile. Terapia: Cabaser
1/2 mg alla sera, da aumentare ad 1,00 mg dopo un mese.
La Paziente (ha visto in Internet i risultati delle mie ricerche),
prima di iniziare la cura con il Cabaser, chiede all'O.C. "San
Salvatore" di Pesaro di ricercare nel suo siero gli anticorpi
anti Bordetella Pertussis con la metodica usata da quel Laboratorio.
Il referto dice:
- Anticorpi anti Haemo Agglutinina Filamentosa IgA = 0,37 D.O. (dimostrativo
di infezione corrente/recente = 0,30 D.O.)
- Anticorpi anti Haemo Agglutinina Filamentosa IgG = 0,88 D.O. ( infezione
recente/corrente = 0,60 D.O.)
- Ac. anti Bordetella totali IgG = 22,70 VE (positivo = 8,00 VE)
- Ac. anti Bordetella totali IgM = 5, 62 VE (nell'adulto =
2,00 VE)
Il 26-05-2005 la Paziente viene da me.
Dopo la mia visita medica generale e dopo aver presa visione dei referti
sopra riportati, nella mia relazione clinica dico:
- la Sig.ra D. L. presenta: Tossi-infezione cronica da Bordetella
Pertussis in fase-S (massima virulenza e contagiosità).
- Trattamento consigliato: trattamento a lungo termine con Etilsuccinato
di Eritromicina per la bonifica iniziale delle mucose e per la profilassi
delle reinfezioni da Bordetella.
Da fine maggio 2005, la Paziente prende solo l'Eritrocina®
.
Non ha mai preso il Cabaser.
Il 25-08-2006, dopo un anno e tre mesi di cura con
Eritrocina® , la Paziente viene sottoposta ad un controllo con C.
Tomoscint. Cerebrale con IBZM allo stesso Centro dove era stato eseguito
il primo esame (stesso Medico, stessa apparecchiatura, stessa metodica
del primo esame di cui ho riferito prima).
Referto (25-08-2006): l'indagine tomoscintigrafica cerebrale, eseguita
dopo 90 minuti dalla somministrazione del radiocomposto, ha dimostrato
una captazione dell'indicatore recettoriale post-sinaptico sostanzialmente
regolare a livello di entrambi gli striati. Rispetto al precedente esame
condotto in data 01-04-2005 i valori semiquantitativi odierni del rapporto
dell'attività tra nuclei della base e cervelletto sono risultati:
NB/CV a destra = 1.80 ; NB/CV a sinistra = 1.79
Conclusioni: lo studio recettoriale eseguito in data odierna dimostra
una regolare e simmetrica espressione dei recettori D2-dopaminergici
a livello del compartimento nigro-striatale di ambo i lati.
La Paziente, già dopo un paio di mesi di cura antibiotica, non
ha più i disturbi di prima: ha recuperato odorato, fine motilità,
tono fisico e psichico.
La Sig.ra D. L. è guarita dalla malattia di Parkinson.
Precisato che non sono noti casi di guarigione da Malattia di Parkinson
in pazienti trattati con le terapie classiche, questo caso dimostra
che il trattamento della tossi-infezione da Bordetella ha arrestato
la progressione della malattia e che la precocità del trattamento
antibiotico specifico ha consentito un recupero funzionale completo.
Da questo caso derivano i seguenti imperativi categorici:
- appena si sospetti una malattia di Parkinson, in tutti i pazienti,
si devono ricercare con metodica adeguata gli anticorpi anti Bordetella
(vedi: Diagnosi
Eziologica);
- la dimostrazione di infezione in atto da Bordetella, impone la bonifica
delle mucose con antibiotico specifico;
- non essendo possibile prevedere e prevenire in altro modo una nuova
(sempre probabile) infezione da Bordetella, unica profilassi efficace
e sicura delle re-infezioni (ripresa della malattia e progressione
dell'invalidità) rimane il trattamento a lungo termine con
Etilsuccinato di Eritromicina (Eritrocina®
). Su questo punto vedi: Scheda tecnica dell'Eritrocina®
(Eritrocina® a lungo termine, nel mio sito web)
Oltre alle categoriche esigenze medico-scientifiche, le osservazioni
esposte soddisfano ampiamente anche le esigenze socio-sanitarie.
Il costo della cura e della successiva profilassi con l'Eritrocina®
è irrisorio:
- con le compresse da 600 mg = 1,45 €
/ die ( 527,00 €
all'anno)
- con le buste da un grammo = 1,62 €
/die (591,30 €
all'anno)
Un anno di Eritrocina® costa metà di un giorno di ricovero
in D.H. (minimo 1.000 €
/die).
Il paziente non ha più bisogno di esami (dispendiosi e invasivi)
e di ricoveri ospedalieri; non perde più giornate lavorative;
si gode una vita normale.
Per precisazioni e dettagli (eziopatogenesi) vedi in Morbo di Parkinson
:
- Diagnosi Eziologica
- Eritrocina® a lungo termine
- Morbo di Parkinson - eziopatogenesi (aggiornato al gennaio 2007
).
Dr. Domenico Fiore
Viale Madonna delle Grazie, 17 - 35028 Piove di Sacco (PD) - 05-12-2006.
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