Trapianti d'organo senza rigetto |
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TOLLERANZA CONGENITA
EREDITATA (Riassunto)
Le leggi di istocompatibilità generale
(HC) dicono che anche una sola differenza nel Complesso Maggiore d'HC porta a
rigetto rapido del trapianto; la
3a legge di Snell dice che trapianti da un genitore (A o B) ad
un ibrido F1(AxB) (cioè, tra
individui HLA identici solo a meta`) non sono rigettati 1. La contraddizione è solo apparente. Un embrione diventa definitivamente
tollerante per qualsiasi antigene (Ag) estraneo col quale venga a contatto durante
lo sviluppo. Questo particolare tipo di tolleranza immunologica e` stato ampiamente
dimostrato da: Owen (chimerismo eritrocitario nei bovini); Medawar (le
chimere eritrocitarie possono scambiarsi anche trapianti cutanei; iniettando in embrioni di topi CBA cellule di rene, testicolo o milza del ceppo A, CBA diventati adulti
tollerano trapianti di cute dal ceppo
A); Triplett (accettazione o rigetto della propria ghiandola pineale nella rana
adulta, dopo asportazione parziale o totale della ghiandola stessa alla nascita)
2. Nell'ovulo fecondato ci sono gli
Ags paterni introdotti dallo spermatozoo; gli Ags cellulari materni + gli Ags
delle sostanze immagazzinate come
`vitello`. L`embrione umano 3-4
trae nutrimento prima dal "latte uterino", poi dal sangue materno, che arriva
al feto attraverso i vasi neoformatisi nella parete del Sacco Vitellino (SV).
Il contenuto del SV (tuorlo e filtrato
placentare) non viene consumato come nutrimento, percio` agisce da stimolo antigenico almeno fino
al V-VI mese, spesso fino alla nascita (persistenza di residui del SV nell'Uomo). I capostipiti delle cellule immunocompetenti
compaiono verso il 20° giorno di vita embrionale nella parete del SV e vengono
a diretto contatto con gli Ags in esso contenuti. L'appendice ciecale, organo
linfoide dimostrabile nell'embrione umano di 6 settimane, comunica ampiamente
col SV. L'emopoiesi intra-embrionale avviene (dal 2° mese) nel Fegato, che comunica
ancora col SV. Per tutti questi "contatti" le cellule immunocompetenti dell'embrione
diventano tolleranti verso tutti gli Ags-HC dei genitori, anche quelli non trasmessi
geneticamente.
Si ha la TOLLERANZA CONGENITA EREDITATA, non
ereditaria, o TCE 5.
Indicando per quali Ags parentali
ogni figlio e` diventato tollerante in embrione, da genitori HLA.AB x HLA.CD derivano:
F1AC-Tabcd; F1AD-Tabcd; F1BC-Tabcd; F1BD-Tabcd
(in cui
T indica gli Ags tollerati per TCE).
Si spiega la 3a legge di Snell.
Le leggi di Snell, però, sono state
ricavate in topi inbred e postulano una trasmissione teorica di aplotipi "fissi".
In natura, durante la meiosi, il
corredo cromosomico viene più o meno ampiamente rimaneggiato. Negli aplotipi HLA,
oltre ai crossing-over ed agli squilibri di legame, si hanno ricombinazioni nell`1%
dei casi. Variazioni genetiche possono aversi anche nei numerosi altri "sistemi
minori" di istocompatibilità (una
trantina nei topi). I geni per proteine di superficie
(non HLA) di linfociti, neutrofili e piastrine; i geni per la b2-microglobulina
(catena leggera delle molecole HLA); i geni per le immunoglobuline (quelle di
superficie sono marcatori specifici delle cellule immunocompetenti) sono dislocati
nell`Uomo 6 su almeno 12 cromosomi (oltre il 6°, portatore del MCH). Dobbiamo aspettarci che A, B, C,
D parentali diventino nei figli: A1-n ; B1-n ;
C1-n ; D1-n (in
cui 1-n esprime numero e qualita` di variazioni genetiche intervenute rispetto
al genoma parentale).
Per variazione genetica = 0 (zero),
genitori AB x CD avrebbero i figli F1AC-Tabcd, F1AD-Tabcd, F1BC-Tabcd, F1BD-Tabcd,
con ampia possibilita` di tolleranza tra fratelli. Precisando la variazione genetica
intervenuta nel genoma (Tabella alla fine del testo), vediamo che nella realta` la TCE comprende tutti gli Ags-HC dei
genitori come sono realmente espressi, per cui un genitore non sara` rigettato
da un figlio; mentre nella fratria la tolleranza non sarà mai totale per la diversa
espressione, nei figli, del corredo cromosomico parentale. Tenendo conto delle variazioni genetiche
meiotiche, dell`eredità materna mitocondriale e della diversa intensità e durata
dello stimolo antigenico, si deve concludere che: nei trapianti d`organo il donatore
teorico d`elezione è un genitore, preferibilmente la madre. Nell`Uomo 7: la TCE e` stata confermata
nel 90% dei casi in bambini normali e leucemici e nel 66% in talassemici (reattività
naturale modificata dalle politrasfusioni); è stato confermato che nell`ambito
della famiglia più tollerata è la madre. In pratica, in molti casi, la Tolleranza Congenita Ereditata può
dare una soluzione al drammatico problema del donatore compatibile (in
onco-ematologia pediatrica, ad es. per trapianti di midollo osseo, la madre è
quasi sempre disponibile).
Discussione e Conclusioni
Le leggi di istocompatibilità generale
e la 3a legge di Snell sono in apparente contraddizione perchè arbitrariamente
riferite ad un evento non naturale, il trapianto d`organo. In natura, le leggi di istocompatibilità
generale rispondono all`esigenza primordiale di differenziare il "sè" di un individuo
dal "non-sè" del mondo esterno. Già
dal primo gradino del Subphylum (Lampreda e Missine), tutti i Vertebrati
adulti sono capaci di rigetto 8.
Fino a quando il nutrimento dell`embrione viene fornito dal medium esterno
(ambiente acqueo) o dal materiale di riserva racchiuso nell`uovo (vitello), le
leggi di istocompatibilità generale bastano a garantire la differenziazione e la sopravvivenza
dell`individuo: non hanno eccezioni. Se per esigenze nutritive e di maturazione
l`embrione deve rimanere a contatto con i tessuti materni anche dopo aver raggiunto
la piena capacità di reazione immunitaria (nell`Uomo 9 il feto è capace
di rigetto dalla 22a settimana di vita fetale), occorre che una nuova
legge regoli i rapporti immunologici tra madre e figlio. Si tratta di un evento
biologico nuovo, completamente diverso dalla primordiale differenziazione individuale;
il feto non
deve aggredire immunologicamente la madre, altrimenti si preclude la possibilità di
maturare e nascere: compare la Tolloranza Congenita Ereditata,
non ereditaria. Inserendo i fenomeni osservati nel
quadro generale della Evoluzione animale, si vede che il comportamento irregolare
dei trapianti da genitore a figlio rappresenta un aspetto particolare, un artificio
sperimentale, del fenomeno biologico fondamentale 11, che, nella Scala
Biologica, permette il passaggio dai Mammiferi Prototerii (ovipari) ai Mammiferi
Euterii (vivipari). Tenendo presenti i caratteri anatomo-funzionali
delle placente ed il diverso grado di sviluppo immunologico fetale, vediamo che
nei Mammiferi inferiori la gravidanza è possibile sia perchè si hanno rapporti anatomo-funzionali
che non comportano contatti diretti tra le cellule immunocompetenti della madre
e del feto, sia per il ritardo con cui il nuovo individuo raggiunge la maturità
immunologica (la capacità di rigetto). Nei Roditori e nei Primati la placenta
emo-coriale costituisce un sito di possibile conflitto imunologico. Nel Topo,
il conflitto non si scatena perchè intervengono sia la TCE che la riferita immaturità
immunologica fetale. Nei Primati, la mancanza di dati sulla capacità di rigetto durante
la vita fetale e/o alla nascita non permette una classificazione sistematica. Nell’Uomo, il feto è capace di reazione
immunitaria completa dalla 22a settimana di vita fetale 10-11.
Questo significa che si dovrebbe avere una reazione del trapianto contro l`ospite,
l`aggressione della madre da parte del feto: non sarebbero possibili la procreazione
e la continuazione della Specie. La TCE consente, dalla parte del
feto, l`unico trapianto naturale che si conosca; spiega il "paradosso" della Natura 9, il piu` grande
enigma della Natura 10: la gravidanza.
Nei Mammiferi superiori, in particolare
nell`Uomo, la Tolleranza Congenita Ereditata permette la riproduzione e la conservazione
della Specie.
TABELLA
Da genitori A0B0 x
C0D0 si
hanno:
F1A1C1-Ta0b0c0d0; F1A2D1-Ta0b0c0d0;
F1B1C2-Ta0b0c0d0; F1B2D2-Ta0b0c0d0;
Da genitori
F1A1C1 x F1A2D1 si hanno:
F2A3A4-Ta1c1a2d1; F2A5D3-Ta1c1a2d1;
F2C3A6-Ta1c1a2d1; F2C4D4-Ta1c1a2d1;
Da
genitori F1A1C1 x
F1B1C2 si hanno:
F2A7B3-Ta1c1b1c2; F2A8C5-Ta1c1b1c2;
F2C6B4-Ta1c1b1c2; F2C7C8-Ta1c1b1c2.
---------------------------------------- 1) Bach J.F. - Lesavre P.: Immunologia.
Marrapese Ed. Roma 1981. 35-36. 2) Walter J.B. - Israel M.S.: Patologia Generale.
EMSI. Roma 1972. 243-244. 3) Hamilton et Altri: Embriologia Umana.
Piccin Ed. Padova 1977. Alle singole voci. 4) Tuchman-Duplessis H.: Embriologia Umana.
UTET. Torino 1981. Alle singole voci. 5) Fiore
D.: - Tolleranza Congenita Ereditata. Congresso
Internaz.le
"Il Pediatra e i Trapianti d`Organo" . Bergamo, 13-15 sett. 1990. 80-81. -
Tolleranza Congenita Ereditata XXI Congr. Società
Immunologia e Immunopatologia.
Naxos,
7-10 ott. 1992. 227. -
Congenital Inherited Tolerance. 11th Meeting European Federation Immunological
Societies. Helsinki, june
9-12 1991. 17-17
- Congenital Inherited Tolerance.
2nd Intern. Symp on Bone Marrow Transplantation
in Thalassemia. Pesaro, sept. 24-27,
1992. 26. 6) DE Grouchy J. - Turleau C.: Atlas des
Maladies Chromosomiques.
Expansion Scientifique Francaise. Paris
1982. 7) Capponi D. e Altri: Mother as HLA mismatched
bone marrow donor in thalassemia. 2nd Intern.
Symp. on Bone Marrow in Thalassemia. Pesaro, sept.
24-27, 1992. 27. 8) Bertaux P. - Moulias R.: Immunologie.
Collection CES. Paris 1977, 67-68.
8)
Bertaux P.
- Moulias R.: Op. Cit. - 497.
9)
Hamilton - Boyd - Mossman : Embriologia
Umana. Piccin Ed. Padova 1977. 149.
10)
Fiore D. : Funzione dell`Appendice
Ciecale. X
Incontro Pediatrico ad Ostia Lido.
Ostia Lido 20-21 marzo 1992. 157-162. |
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