Trapianti d'organo senza rigetto |
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FUNZIONE
DELL`APPENDICE CIECALE L`Appendice
Ciecale (AC) è stata descritta da Berengario da Carpi nel 1524, poi da Vesalio
nel 1543, infine da Falloppio e da Vido Vidi, che le diede questo nome 1
. Dopo
il riconoscimento del ruolo fisiologico della Borsa di Fabrizio negli Uccelli,
ricercando un organo bursa-equivalente
nei Mammiferi, molti Ricercatori hanno studiato l`AC. Le conclusioni sono state
unanimi: l`AC è un organo linfoide secondario 2-3 , cioè, un semplice
“accampamento” linfoide. In letteratura,
l`AC umana è spesso definita "organo rudimentale" 4 , "vestigiale"
5 . Quest`ultimo attributo
farebbe pensare che l`Appendice Ciecale sia ben sviluppata ed abbia una sua precisa
funzione in qualcuno dei Vertebrati che precedono l`Uomo nella Scala Biologica.
Verifichiamo questa ipotesi in Anatomia e Fisiologia comparate. Nei
Vertebrati inferiori, fino ai Pesci
cartilaginei compresi, c`è un
intestino spirale e tessuto
linfoide sparso 6-7 , non esiste un Intestino
Cieco. Un "cieco" omologo a quello dei Mammiferi, cioè ubicato nella zona di transizione
da intestino tenue ad intestino crasso, manca ancora negli Anfibi; compare, per
la prima volta nella Scala Biologica, negli Amnioti 6 ,
precisamente nei Rettili (Lepidosauri e Cheloni 8 ). Il Cieco
e` una struttura anatomica nuova che origina come evaginazione ventrale dell`Intestino
primitivo; ha, quindi, autonomia embrionale e solo apparentemente, nell`adulto,
fa parte del Colon 6 . Il Cieco diventa quasi costante negli Uccelli
9 . In questi animali ci sono uno o due
Ciechi, che hanno struttura anatomica differente a seconda della Specie.
Nei Galliformi, ad es., si distinguono: - un segmento basale con mucosa e pareti
simili a quelli dell`intestino tenue; - un segmento intermedio, a pareti sottili,
mucosa con villi diradati e poco sviluppati; - un segmento apicale, in cui la
mucosa è di tipo colico e vi è abbondanza di formazioni linfoidi, specie in corrispondenza
della volta apicale. Tra il terzo inferiore ed il terzo medio del segmento basale
compare una particolare formazione linfoide, la "tonsilla cecale".
In altre Specie, ad es. nei Ciconiformi, il Cieco, unico, ha due segmenti:
uno prossimale, tipicamente colico; uno apicale, a prevaslenza linfoide. In generale, i Ciechi degli Uccelli si
possono paragonare all`appendice ciecale dei Mammiferi; non si devono considerare
organi inutili, vestigiali, perchè sono una particolare differenziazione e localizzazione
di tessuto linfoide dello intestino; devono avere un particolare significato funzionale,
anche se sconosciuto 10 . Quindi: un precursore dell`appendice ciecale
con caratteristiche di "organo linfoide ciecale" compare per la prima volta negli
Uccelli; un’appendice terminale è comune nel Cieco dei Mammiferi ed è presente
in numerosi Roditori e Primati 6 . Nell`Uomo 11-12 , l`AC è molto sviluppata nel feto e nel bambino,
subisce una involuzione nell`adulto (verso i 30 anni) e nei vecchi; per la sua
ricca vascolarizzazione e per la differenziazione istologica, dovrebbe esser considerata
"una struttura specializzata"; la sua funzione non è nota. L’Anatomia
comparata dice che l`Appendice Ciecale è organo peculiare dei Mammiferi; dalla
Fisiologia sappiamo per certo che la sua asportazione, operata dopo la nascita,
non produce effetti evidenti sull`economia biologica dell`individuo (il suo significato
nell`Uomo sembra essere quello di finanziare validamente la professione chirurgica
5 ): serve a qualcosa
`prima' della nascita ?. L’evento biologico nuovo, che distingue i Mammiferi
dai Vertebrati che li precedono nella Scala Biologica, è il sistema di nutrizione
dell`embrion e del neonato. Vediamo
su quali basi anatomo-funzionali si basa il nuovo sistema, cominciando dai tipi
di uova. L`Uovo
dei Vertebrati è tipicamente una cellula sferica contenente un nucleo, un citoplasma
chiaro e del materiale nutritizio (vitello o tuorlo) 13 . La quantità
di vitello contenuta nell`uovo è molto variabile: da essa dipendono le dimensioni
dell`uovo ed il tipo di segmentazione che porterà allo sviluppo dell`individuo
adulto.
A seconda della quantità di vitello, l`uovo si definisce:
-
oligolecitico (con scarsa quantità di vitello, in genere
concentrato ad un polo);
-
mesolecitico (con discreta quantità di vitello, in
genere accumulato in un emisfero);
-
telolecitico (con notevole quantità di vitello; citoplasma
concentrato ad un polo). Sono:
-
oligolecitiche
le uova dell`Anfiosso e dei Mammiferi;
-
mesolecitiche
le uova degli Anfibi, degli Urodeli, dei Dipnoi, degli Attinopterigi inferiori,
delle Lamprede (questo tipo di uova è caratteristico delle forme acquatiche e
dei vertebrati ancestrali);
-
telolecitiche:
le uova dei Pesci ossei moderni,degli Squali e delle Razze,dei Rettili e degli
Uccelli. Fino
agli Anfibi, le uova hanno una modesta quantità di vitello, quanto basta per le
primissime fasi di sviluppo; poi, l`embrione trae nutrimento dall`ambiente acqueo
in cui si sviluppa. Nei Rettili e negli Uccelli l`uovo è telolecitico: contiene
una quantità di materiale nutritivo enorme rispetto alla massa dell`embrione,
perchè il vitelo deve assicurare il nutrimento del nuovo individuo fino alla sua
nascita. Nei Mammiferi l`uovo torna ad essere oligolecitico: c`è poco vitello,
ma il nutrimento dell`embrione è assicurato inizialmente dalle secrezioni tubarica
ed uterina (sostanze embriotrope, "latte uterino"), poi viene fornito dal sangue
della madre attraverso la palcenta 14-15 .
Nell`Uomo, solo fino alla 84a - 94a ora dall`ovulazione
l`embrione utilizza (principalmente, ma non soltanto) le sostanze nutritive contenute
nei blastomeri 15 . Il rapporto che si stabilisce successivamente tra
madre ed embrione (HLA compatibili solo a metà) comporta la soluzione preliminare
della reciproca tolleranza immunologica. Occorre che ci sia una tolleranza immunologica
madre ® feto. I meccanismi
di questa tolleranza sono molteplici e non del tutto esplicati 16
, non saranno discussi in questa sede. Osservando
i rapporti che si stabiliscono tra madre e feto nei vari Ordini di Euterii, si
vede che gli "accorgimenti" che evitano l`aggressione immunologica della madre
da parte del feto sono fondamentalmente di due ordini. Un primo ordine di fattori è costituito
dai rapporti anatomo-funzionali che si stabiliscono tra uovo fecondato e mucosa
uterina. Comunemente si ha
un "impianto superficiale" : l`uovo
si abbarbica alla mucosa uterina e si sviluppa nel lume dell`utero. Solo eccezionalmente,
nell`Uomo e in pochissime altre Specie (Riccio,
Cavia, alcuni Pipistrelli, Scimpanzè) si
ha "annidamento" all`interno della mucosa uterina 17 .
In sintesi, si possono distinguere quattro gruppi:
-
l`uovo
fecondato si abbarbica alla mucosa uterina senza intaccarla (placenta epitelio-coriale)
nei Marsupiali, nei Maiali e nel Cavallo; il nutrimento è dato dalla secrezione delle ghiandole della
mucosa uterina, il "latte uterino".
-
la mucosa
uterina viene distrutta a zone (placenta sindesmo-coriale) nei Ruminanti; il secreto
delle ghiandole della mucosa uterina viene riversato negli spazi compresi tra
mucosa sana e mucosa invasa dai cotiledoni: il nutrimento è
ancora il latte uterino.
-
i villi
coriali vengono a contatto con i capillari materni senza lederne le pareti (placenta
endotelio-coriale) nei Carnivori; le ghiandole uterine sono assenti a livello
di placenta: il nutrimento filtra dal sangue materno.
-
i villi
corrodono le pareti endoteliali dei capillari materni (placenta emo-coriale) nei
Roditori e nei Primati; si formano lacune sanguigne: il nutrimento è assicurato
dal sangue materno. Il secondo ordine dei fattori che
regolano i rapporti materno-fetali è costituito dal grado di maturità immunologica
che il feto raggiunge durante la gravidanza. Tutti
i Vertebrati adulti, già dal primo gradino del Subphylum (Lamprede e Missine),
sono capaci di rigetto 18 . Nei
feti, i dati disponibili in letteratura non consentono di seguire gradino per
gradino l`evoluzione del fenomeno nei vari Ordini di vertebrati. Nella Rana 19
, gli esperimenti di asportazione parziale o totale della pineale
alla nascita ed il comportamento del relativo trapianto nel`individuo diventato
adulto dimostrano che l`immunocompetenza non è matura alla nascita. Nel
Pollo 20 , e` dimostrato
che i timociti fetali non sono ummunocompetenti; la capacità di GvHr e di cooperazione
linfocitaria T e B compare
qualche giorno dopo la nascita. Nei
Mammiferi, non è statta studiata sistematicamente la capacità di rigetto alla
nascita e durante la vita fetale. Nel
Topo 20 , i linfociti T non
sono immunocompetenti alla nascita; la capacità di rigetto di allotrapianti compare
da una a tre settimane dopo la nascita. Nell`Uomo,
è dimostrata la capacità di rigetto dalla 22a settimana di vita fetale
21-22 , più di tre mesi prima della nascita. Tenendo
presenti i caratteri anatomo-funzionali delle placente ed il diverso grado di
sviluppo immunologico fetale, vediamo che nei Mammiferi inferiori la gravidanza
è possibile sia perchè si hanno rapporti
anatomo-funzionali che non comportano contatti diretti tra le cellule immunocompetenti
della madre e del feto, sia per il ritardo con cui il nuovo individuo raggiunge
la maturità immunologica (la capacità di rigetto). Nei
Roditori e nei Primati la placenta emo-coriale costituisce un sito di possibile
conflitto imunologico. Nel Topo, il conflitto non si scatena per la riferita immaturità
immunologica fetale. Nei
Primati, la mancanza di dati sulla
capacità di rigetto durante la vita fetale
e/o alla nascita non permette una classificazione sistematica. Il feto umano è capace di reazione immunitaria
completa dalla 22a settimana di vita fetale 21-22 . Questo
significa che si dovrebbe avere una reazione del trapianto contro l`ospite, l`aggressione
della madre da parte del feto: non sarebbero possibili la procreazione e la continuazione
della Specie. E` vero
che l`uovo umano fecondato contiene pochissimo vitello, ma quello che c`è non
viene "consumato" per nutrire l`embrione: le sostanze contenute
nel Sacco Vitellino (SV) rappresentano un protratto e ripetuto stimolo antigenico.
Vediamo come. Le
"isole del sangue" 23-24 compaiono verso il 20° giorno di
vita embrionale nella parete del Sacco Vitellino (SV): sono costituite dalle prime cellule
ematopoietiche dell`embrione (compresi i capostipiti delle sue future cellule
immunocompetemti) e dai suoi primi vasi sanguigni (attraverso i quali passeranno
tutte le sostanze, nutritive e non, che dal 20° giorno in poi la madre fornirà
al figlio). I capillari neoformati costituiscono una fitta rete che vascolarizza
la parete del SV e presto comunica con i vasi dell`embrione 24 . Le caratteristiche
istologiche della parete del SV e delle "isole del sangue" 23-24 dimostrano
quanto facile e massiccio debba essere il passaggio di materiale, antigenicamente
etichettato, dal sangue materno all`interno del Sacco Vitellino. Residui
evideenti del SV si trovano fino al 5° mese, talvolta fino al termine della gravidanza
25 . Inoltre, una "estroflessine" del SV va a costituire l`Allantoide
26-27 e, attraverso questa,
la placenta (quella umana è placenta corio-allantoidea 28 ). Il risultato
globale è che nel SV si troveranno inizialmente tutti gli antigeni parentali presenti
nel vitello 29-30 , successivamente ed almeno fino al 5° mese, ancora
tutti gli antigeni materni. Per
lo sviluppo delle "pieghe" cefalica e caudale, la parte superiore del SV si incorpora
entro l`area embrionale e diventa il futuro Intestino 26 . In questo,
verso la 6a settimana di vita embrionale, compare e si sviluppa l`Appendice
Ciecale 31 (già due settimane prima che
i linfociti colonizzino il Timo 32 ). CONCLUSIONI. L`Apppendice Ciecale è la prima "formazione
linfoide" che compaia nell`ontogenesi umana; essa è perfettamente "organizzata" ben due settimane prima che i linfociti colonizzino
il Timo. Dal
punto di vista immunologico, l`A.C. si
può definire una colonia di cellule immunocompetenti che stabilisce un precoce
e prolungato contatto con le specificità
antigeniche di entrambi i genitori nelle primissime fasi di sviluppo
(vitello), della sola madre in seguito e fino a tutto il 5° mese della gravidanza
(circolazione materno-fetale attraverso SV e Allantoide). Evidentemente non è
casuale che il SV persista fino al 5° mese, cioè fino all`instaurarsi della competenza
immunologica fetale. Attraverso i meccanismi descritti, s`instaura nell'embrione
la "Tolleranza Congenita Ereditata, non ereditaria," da me descritta 33-34-35-36
e puntualmente confermata nell`Uomo da
un Gruppo del Centro Trapianti di Midollo di Pesaro 37 . Nei
Mammiferi superiori (Primati) si realizza naturalmente, in ogni nuovo individuo,
il fenomeno sperimentale della `tolleranza
in utero', ampiamente dimostrata e confermata 38-39 . Gli intimi maccanismi
soggiacenti andrebbero espressamente studiati: in generale, si possono ricondurre
alla fisiologia del sistema immunitario nel tubo digerente 40 e, più
precisamente, al “fenomeno della immunodeviazione associato alla camera anteriore
dell’occhio” 41 , che attribuisce l’induzione della tolleranza
alle cellule dendritiche immature (certamente presenti nelle “isole del sangue”
e nell’Appendice Ciecale). La
Tolleranza Congenita Ereditata spiega perchè il feto non aggredisca immunologicamente
la madre; spiega perchè i trapianti da genitore a figli non sono rigettati (III
legge di Snell); implica che, in trapiantistica umana, il donatore teorico d`elezione
debba essere un genitore, preferibilmente la madre.
L`Appendice
Ciecale, "preannunciata" nei Rettili
ed affermatasi anatomicamente come organo linfoide negli Uccelli, nei Mammiferi:
prima contribuisce al passaggio dai Prototerii (ovipari, senza placenta) ai Metateri
(ovovivipari; placenta poco efficiente; il neonato si matura succhiando alle mammelle,
nel marsupio) e agli Euterii (vivipari; placentati; il feto si matura completamente
nell’utero); poi permette, con l’instaurarsi della Tolleranza Congenita Ereditata, la
comparsa e la sopravvivenza di un nuovo Ordine: i Primati. Nell’Uomo,
l`Appendice Ciecale ha un ruolo fisiologico peculiare: ha la
funzione di permettere la procreazione e la continuazione della Specie.
SUMMARY. Cecal Appendix, “announced” in Reptiles
and anatomically established as a lymphoid organ in Birds, in Mammals first contribute
to the passage from Prototheria (oviparous) to the Eutheria (viviparous), than
it permits, through the setting of Congenital
Inherited Tolerance, the appearance and survival of a new Order: Primates.
In Man, the Cecal Appendix has a peculiar function: it has the physiological role
of permitting the procreation and preservation of the Species.
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