Trapianti d'organo senza rigetto |
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FUNZIONE
DELL`APPENDICE CIECALE e TOLLERANZA
CONGENITA EREDITATA.
Nella
relazione "Tolleranza Congenita Ereditata
(TCE)" ho detto che la TCE
è un aspetto particolare del fenomeno biologico generale che nella Scala Biologica
permette il passaggio dai Mammiferi Prototerii (ovipari) ai Mammiferi Euterii
(vivipari). Ho aggiunto che nei mammiferi superiori,
Uomo compreso, la TCE permette la
riproduzione e la conservazione della Specie 1 . Queste
affermazioni sono volutamente generiche: non volevo distrarre l`attenzione del
lettore dalle implicazioni pratiche della
TCE (immunologia dei trapianti); soprattutto,
gli aspetti anatomo-funzionali dei rapporti materno-fetali lungo la Scala Biologica
costituiscono un capitolo troppo importante della Anatomia ed Embriologia comparata
per parlarne incidentalmente. Considerato
che l'evento biologico nuovo che distingue i
Mammiferi dagli altri Vertebrati è il sistema di nutrizione dell`embrione,
vediamo su quali basi anatomo-funzionali si basa il nuovo sistema. Cominciamo dai tipi di uova. L`Uovo
dei Vertebrati è tipicamente una cellula sferica contenente un nucleo, un citoplasma
chiaro e del materiale nutritizio (vitello o tuorlo) 2. La quantita`
di vitello contenuta nell`uovo è molto variabile: da essa dipendono le dimensioni
dell`uovo ed il tipo di segmentazione che porterà allo sviluppo dell`individuo
adulto.
A seconda della quantita` di vitello, l`uovo si definisce: - oligolecitico
= con scarsa quantita` di vitello, in genere
concentrato ad un polo - mesolecitico
= con discreta quantità di vitello, in genere
accumulato in un emisfero - telolecitico
= con notevole quantità di vitello; citoplasma
concentrato ad un polo.
Sono: - oligolecitiche:
le uova dell`Anfiosso e dei Mammiferi; - mesolecitiche:
le uova degli Anfibi, degli Urodeli, dei Dipnoi, degli Attinopterigi
inferiori, delle Lamprede. Questo
tipo di uova è caratteristico delle forme acquatiche e dei vertebrati ancestrali. - telolecitiche:
le uova dei Pesci ossei moderni, degli Squali e delle Razze, dei Rettili e degli
Uccelli. Fino
agli Anfibi, le uova hanno una modesta quantita` di vitello, quanto basta per
le primissime fasi di sviluppo; poi, l`embrione trae nutrimento dall`ambiente
acqueo in cui si sviluppa. Nei
Rettili e negli Uccelli l`uovo è telolecitico: contiene una quantità di materiale
nutritivo enorme rispetto alla massa dell`embrione, perchè il vitello deve assicurare
il nutrimento del nuovo individuo fino alla sua nascita. Nei
Mammiferi l`uovo torna ad essere oligolecitico: c`è poco vitello, ma il nutrimento
dell`embrione è assicurato inizialmente dalle secrezioni tubarica ed uterina (sostanze
embriotrope, "latte uterino"), poi viene fornito dal sangue della madre attraverso
la placenta 3-4. Nell`Uomo,
solo fino alla 84a - 94a ora dall`ovulazione l`embrione
utilizza (principalmente, ma non soltanto) le sostanze nutritive contenute nei
blastomeri 4. Il rapporto che si stabilisce successivamente tra madre
ed embrione (HLA compatibili solo a metà) comporta la soluzione preliminare della
reciproca tolleranza immunologica.
Osservando
i rapporti che si stabiliscono tra madre e feto nei vari Ordini di Euterii, si
vede che gli "accorgimenti" che evitano l`aggressione immunologica della madre
da parte del feto sono fondamentalmente di due ordini. Un primo ordine di fattori è costituito
dai rapporti anatomo-funzionali che si stabiliscono tra uovo fecondato e mucosa
uterina. Comunemente si ha
un "impianto superficiale" : l`uovo
si abbarbica alla mucosa uterina e si sviluppa nel lume dell`utero. Solo eccezionalmente,
nell`Uomo e in pochissime altre Specie (Riccio, Cavia, alcuni Pipistrelli, Scimpanzè)
si ha "annidamento" all`interno della mucosa uterina 6.
In sintesi, si possono distinguere quattro gruppi: - l`uovo
fecondato si abbarbica alla mucosa uterina senza intaccarla (placenta epitelio-coriale)
nei Marsupiali, nei Maiali e nel Cavallo; il nutrimento è dato dalla secrezione delle ghiandole della
mucosa uterina, il "latte uterino". - la
mucosa uterina viene distrutta a zone (placenta sindesmo-coriale) nei Ruminanti;
il secreto delle ghiandole della mucosa uterina viene riversato negli spazi compresi
tra mucosa sana e mucosa invasa dai cotiledoni: il nutrimento è
ancora il latte uterino. - i
villi coriali vengono a contatto con i capillari materni senza lederne le pareti
(placenta endotelio-coriale) nei Carnivori; le ghiandole uterine sono assenti
a livello di placenta: il nutrimento filtra dal sangue materno. - i
villi corrodono le pareti endoteliali dei capillari materni (placenta emo-coriale)
nei Roditori e nei Primati; si formano lacune sanguigne: il nutrimento è assicurato
dal sangue materno.
Il secondo ordine dei fattori che regolano
i rapporti materno-fetali è costituito dal grado di maturità immunologica che
il feto raggiunge durante la gravidanza. Tutti
i Vertebrati adulti, già dal primo gradino del Subphylum (Lamprede e Missine),
sono capaci di rigetto 7. Nei
feti, i dati disponibili in letteratura non consentono di seguire gradino per
gradino l`evoluzione del fenomeno nei vari Ordini di vertebrati. Nella Rana 8
, gli esperimenti di asportazione parziale o totale della pineale alla nascita
ed il comportamento del relativo trapianto nel`individuo diventato adulto dimostrano
che l`immunocompetenza non è matura alla nascita. Nel
Pollo 9, e` dimostrato
che i timociti fetali non sono immunocompetenti; la capacità di GvHr e di cooperazione
linfocitaria T e B compare
qualche giorno dopo la nascita. Nei
Mammiferi, non è stata studiata sistematicamente la capacità di rigetto alla nascita
e durante la vita fetale. Nel
Topo 9, i linfociti T non
sono immunocompetenti alla nascita; la capacità di rigetto di allotrapianti compare
da una a tre settimane dopo la nascita. Nell`Uomo,
è dimostrata la capacità di rigetto dalla 22a settimana di vita fetale
10-11, più di tre mesi prima della nascita. Tenendo
presenti i caratteri anatomo-funzionali delle placente ed il diverso grado di
sviluppo immunologico fetale, vediamo che nei Mammiferi inferiori la gravidanza
è possibile sia perchè si hanno rapporti
anatomo-funzionali che non comportano contatti diretti tra le cellule immunocompetenti
della madre e del feto, sia per il ritardo con cui il nuovo individuo raggiunge
la maturità immunologica (la capacità di rigetto). Nei
Roditori e nei Primati la placenta emo-coriale costituisce un sito di possibile
conflitto imunologico. Nel Topo, il conflitto non si scatena per la riferita immaturità
immunologica fetale. Nei
Primati, la mancanza di dati sulla
capacità di rigetto durante la vita fetale
e/o alla nascita non permette una classificazione sistematica. Il feto umano è capace di reazione immunitaria
completa dalla 22a settimana di vita fetale 10-11. Questo
significa che si dovrebbe avere una reazione del trapianto contro l`ospite, l`aggressione
della madre da parte del feto: non sarebbero possibili la procreazione e la continuazione
della Specie. E` vero
che l`uovo umano fecondato contiene pochissimo vitello, ma quello che c`è non
viene "consumato" per nutrire l`embrione: le sostanze contenute
nel Sacco Vitellino (SV) rappresentano un protratto e ripetuto stimolo antigenico.
Vediamo come.
Le
"isole del sangue" 12-13
compaiono verso il 20° giorno di vita embrionale nella parete del Sacco
Vitellino: sono costituite dalle prime cellule ematopoietiche dell`embrione (compresi
i capostipiti delle sue future cellule immunocompetemti) e dai suoi primi vasi
sanguigni (attraverso i quali passeranno tutte le sostanze, nutritive e non, che
dal 20° giorno in poi la madre fornirà al figlio). I capillari neoformati costituiscono
una fitta rete che vascolarizza la parete del Sacco Vitellino e presto comunica
con i vasi dell`embrione 13. Le caratteristiche istologiche della parete
del SV e delle "isole del sangue" 12-13 dimostrano
quanto facile e massiccio debba essere il passaggio di materiale, antigenicamente
etichettato, dal sangue materno all`interno del Sacco Vitellino. Residui
evideenti del SV si trovano fino al 5° mese, talvolta fino al termine della gravidanza
14. Inoltre, una "estroflessine" del SV va a costituire l`Allantoide
15-16 e, attraverso questa, la placenta (quella umana è placenta corio-allantoidea
17). Il risultato globale è che nel SV si troveranno inizialmente tutti
gli antigeni parentali presenti nel vitello 18-19, successivamente
ed almeno fino al 5° mese, ancora tutti gli antigeni materni. Per
lo sviluppo delle "pieghe" cefalica e caudale, la parte superiore del SV si incorpora
entro l`area embrionale e diventa il futuro Intestino 15. In questo,
verso la 6a settimana di vita embrionale, compare e si sviluppa l`Appendice
Ciecale 20 (già due settimane prima che i linfociti
colonizzino il Timo 21 ). L`Appendice
Ciecale (AC) è stata descritta prima da Berengario da Carpi nel 1524, poi da Vesalio
nel 1543, infine da Falloppio e da Vido Vidi, che le diede questo nome 22. Dopo
il riconoscimento del ruolo fisiologico della Borsa di Fabrizio negli Uccelli,
ricercando un organo bursa-equivalente
nei Mammiferi, molti Ricercatori hanno studiato l`AC. Le conclusioni
sono state unanimi: l`AC e` un organo linfoide secondario 23-24. Questa
definizione e` incompleta e riduttiva: non dice che l`AC ha una sua funzione specifica. In letteratura,
l`AC umana e` spesso definita "organo rudimentale" 25, "vestigiale"
26. Quest`ultimo
attributo farebbe pensare che l`Appendice Ciecale sia ben sviluppata ed abbia
una sua precisa funzione in qualcuno dei Vertebrati che precedono l`Uomo nella
Scala Biologica. L`Appendice
Ciecale, invece, compare solo nei Mammiferi !. Nei
Vertebrati inferiori, fino ai Pesci
cartilaginei compresi, c`è un
intestino spirale e tessuto
linfoide sparso 27-28, non esiste un Intestino
Cieco. Un "cieco"
omologo a quello dei Mammiferi, cioè ubicato nella zona di transizione da intestino
tenue ad intestino crasso, manca ancora negli Anfibi; compare, per la prima volta
nella Scala Biologica, negli Amnioti 27, precisamente nei Rettili (Lepidosauri
e Cheloni 29). Il Cieco e` una struttura anatomica nuova che origina
come evaginazione ventrale dell`Intestino primitivo; ha, quindi, autonomia embrionale
e solo apparentemente, nell`adulto, fa parte del Colon 27. Il Cieco
diventa quasi costante negli Uccelli 30. In questi
animali ci sono uno o due Ciechi,
che hanno struttura anatomica differente a seconda della Specie. Nei
Galliformi, ad es., si distinguono: - un segmento basale con mucosa e pareti simili
a quelli dell`intestino tenue; - un segmento intermedio, a pareti sottili, mucosa
con villi diradati e poco sviluppati; - un segmento apicale, in cui la mucosa
è di tipo colico e vi è abbondanza di formazioni linfoidi, specie in corrispondenza
della volta apicale. Tra il terzo inferiore ed il terzo medio del segmento basale
compare una particolare formazione linfoide, la "tonsilla cecale". In altre
Specie, ad es. nei Ciconiformi, il Cieco, unico, ha due segmenti: uno prossimale,
tipicamente colico; uno apicale, a prevaslenza linfoide. In generale,
i Ciechi degli Uccelli si possono paragonare all`appendice ciecale dei Mammiferi;
non si devono considerare organi inutili, vestigiali, perche` sono una particolare
differenziazione e localizzazione di tessuto linfoide dello intestino; devono
avere un particolare significato funzionale, anche se sconosciuto 31. A questo
punto abbiamo visto che un precursore dell`appendice ciecale con caratteristiche
di "organo linfoide ciecale" compare per la prima volta negli Uccelli. Una
appendice terminale è comune nel Cieco dei Mammiferi ed è presente in numerosi
Primati e Roditori 27. Nell`Uomo
32-33, l`AC è molto sviluppata
nel feto e nel bambino, subisce una involuzione nell`adulto (verso i 30 anni)
e nei vecchi; per la sua ricca vascolarizzazione e per la differenziazione istologica,
dovrebbe esser considerata "una struttura specializzata"; la sua funzione non
è nota. L`appendice
ciecale, dunque, è organo peculiare dei Mammiferi. Sappiamo per certo che la sua
asportazione, operata dopo la nascita, non produce effetti evidenti sull`economia
biologica dell`individuo (il suo significato nell`Uomo sembra essere quello di
finanziare validamente la professione chirurgica 26): serve
a qualcosa `prima' della nascita ?. L`Apppendice Ciecale è la prima "formazione
linfoide" che compaia nell`ontogenesi umana; essa è perfettamente "organizzata"
ben due settimane prima che i linfociti colonizzino il Timo. Dal punto
di vista immunologico, l`A.C. si può definire
una colonia di cellule immunocompetenti che stabilisce un precoce e prolungato
contatto con le specificità antigeniche
di entrambi i genitori nelle primissime fasi di sviluppo (vitello), della
sola madre in seguito e fino a tutto il 5° mese della gravidanza (circolazione
materno-fetale attraverso SV e Allantoide). Evidentemente
non è casuale che il SV persista fino al 5° mese, cioè fino all`instaurarsi della
competenza immunologica fetale. Attraverso i meccanismi descritti, s`instaura
nello embrione la "Tolleranza Congenita
Ereditata, non ereditaria," da me descritta 34-35-36-37 e puntualmente
confermata nell`Uomo da un Gruppo del Centro Trapianti di Midollo di Pesaro 38. Nei
Mammiferi superiori (Primati) si realizza naturalmente, in ogni nuovo individuo,
il fenomeno sperimentale della `tolleranza in utero', ampiamente dimostrata e
39-40. Gli
intimi meccanismi soggiacenti andrebbero espressamente studiati: in generale si
possono ricondurre alla fisiologia del sistema immunitario nel tubo digerente
41. Una spiegazione viene dal “fenomeno della immunodeviazione associato
alla camera anteriore dell’occhio” 42 , recentemente descritto. La Tolleranza
Congenita Ereditata spiega perchè il feto non aggredisca immunologicamente la
madre; spiega perchè trapianti da genitore a figli non sono rigettati (III legge
di Snell); implica che, in trapiantistica umana, il donatore teorico d`elezione
debba essere un genitore, preferibilmente la madre. Conclusione. L`Appendice Ciecale ("preannunciata" nei
Rettili ed affermatasi anatomicamente come organo linfoide negli Uccelli) nei
Mammiferi: prima contribuisce al
passaggio dai Prototerii (ovipari) agli Euterii (vivipari); poi permette, con l’instaurarsi della Tolleranza Congenita Ereditata, la
comparsa e la sopravvivenza di un nuovo Ordine, i Primati. Nell’Uomo, l`Appendice
Ciecale ha una funzione precisa: è
l’organo linfoide che ha il ruolo fisiologico di permettere la procreazione e
la continuazione della Specie.
--------------------------------------------------------
TABELLA DELLA TCE Terza e quinta legge di
Snell (valide in animali singenici
e per aplotipi “fissi”)
Da genitori AB x
CD si hanno:
F1AC-Tabcd; F1AD-Tabcd; F1BC-Tabcd; F1BD-Tabcd; Da genitori F1AC x
F1AD si hanno:
F2AA-Tacad; F2AD-Tacad; F2CA-Tacad; F2CD-Tacad; Da genitori
F1AC x F1BC si hanno:
F2AB-Tacbc; F2AC-Tacbc; F2CB-Tacbc; F2CC-Tacbc. -----------------------------------------------------------
Da genitori
AB x CD
si hanno:
F1AC; F1AD;
F1BC; F1BD; Da genitori
F1AC x F1AD si hanno:
F2AA-Tacd; F2AD-Tacd;
F2CA-Tacd; F2CD-Tacd; e si
vede che questi F2 non sono diventati tolleranti per il nonno (o la nonna) AB. Da genitori
F1AC x F1BC si hanno:
F2AB-Tabc; F2AC-Tabc;
F2CB-Tabc; F2CC-Tabc. e si vede che questi F2
non sono diventati tolleranti per il nonno (o la nonna) CD.
--------------------------------------------------------- TOLLERANZA CONGENITA EREDITATA NELL’UOMO
(individui allogenici + eredità meterna mitocondriale + variazioni meiotiche)
Da genitori
A0B0 (madre) x
C0D0 (padre)
si possono avere: F1A1C1-Ta0b0c0d0; F1A2D1-Ta0b0c0d0; F1B1C2-Ta0b0c0d0; F1B2D2-Ta0b0c0d0; Da genitori
F1A1C1 (madre) x F1A2D1 (padre)
si possono avere: F2A3A4-Ta1c1a2d1; F2A5D3-Ta1c1a2d1; F2C3A6-Ta1c1a2d1; F2C4D4-Ta1c1a2d1; Da genitori F1A1C1
(madre) x F1B1C2
(padre) si possono avere: F2A7B3-Ta1c1b1c2; F2A8C5-Ta1c1b1c2; F2C6B4-Ta1c1b1c2; F2C7C8-Ta1c1b1c2.
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