Sclerosi multipla |
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SCLEROSI MULTIPLA
Versione aggiornata al 1993. (Soggetti - Metodi - Risultati
sono stati anticipati sul Bollettino dell'Ordine dei Medici di Padova, n° 4, 1988)
SOMMARIO
Rivalutando alla luce del potere patogeno naturale e sperimentale
delle Bordetelle (BB) il ruolo del vaccino antipertosse endovena nell`induzione
dell`encefalite allergica sperimentale nei Topi SJL/J; rivalutando la patogenesi
immunologica delle complicanze neurologiche della pertosse nei neonati da madre
iperimmune alle BB; considerando che la presenza degli anticorpi IgG anti-BB,
rinvenuti nei pazienti SM, si può spiegare solo con un difetto della barriera
muco-ciliare; si arriva alla conclusione che la Sclerosi Multipla e` una malattia
tossi-infettiva da difetto di barriera (primitivo, secondario, transitorio, associato
o non ad alterazioni del cromosoma 18). Pervenute nel sangue, le tossine BB esercitano
le loro azioni specifiche e aspecifiche sulle cellule immunocompetenti
con le IgG sieriche (preesistenti o prodotte in risposta al nuovo stimolo
antigenico) formano complessi immuni circolanti che vanno a precipitare nei piccoli
vasi cerebrali (immunoreazioni tipo III). Si ha alterazione della barriera emato-encefalica
e del tessuto nervoso peri-venoso: oltre a subire l`attacco delle tossine pertussiche,
neuroepiteli e mielina vengono a diretto contatto con linfociti T
e macrofagi attivati e resi autocitotossici dalle tossine-BB. S`instaura
ipersensibilità ritardata tipo Jones e Mote, le cui peculiarità spiegano latenza,
insorgenza e decorso della SM. Nei soggetti con astrociti produttori di Ag-HLA
di II cl può insorgere autoimmunità. Terapia e Profilassi: trattamento antibiotico specifico (eritromicina)
a lungo termine.
PREMESSE
Per introdurre una rilettura dell`eziopatogenesi della Sclerosi
Multipla (SM) alla luce dei risultati di ricerche personali, ricordo alcuni aspetti
istologici e bio-umorali fondamentali della malattia 1 :
1) A livello di placca si ha un`infiltrazione essenzialmente
perivenulare di linfociti, plasmociti e macrofagi; si possono trovare Ig, complessi
immuni e Complemento.
2) Nel liquor, in più della metà dei casi gli elementi cellulari
hanno i caratteri delle grandi cellule basofile (linfociti attivati); sono presenti
plasmacellule. Con la microscopia elettronica si possono mettere in evidenza frammenti
di mielina; con metodi radio-immunologici si dimostra la presenza di proteina
basica della mielina (PBM).
3) Nel sangue periferico si ha diminuzione netta dei linfociti
T-suppressor. Il siero SM ha attivita` mielinotossica e bloccante l`attivita`
neuro-elettrica; tale attività è dovuta, da caso a caso, ad anticorpi o ad enzimi.
Nel 90 % dei casi ci sono anticorpi anti
oligodendrociti (vs 30% dei non-SM).
4) I linfociti T (sierici
e liquorali) in presenza di PBM o di antigeni cerebrali presentano trasformazione
linfoblastica.
5) Con PBM e con sostanza bianca cerebrale umana liofilizzata
i tests cutanei di ipersensibilita` ritardata tipo Koch sono negativi.
6) L`epidemiologia della SM dimostra che nel determinismo
della malattia intervengono due componenti: un fattore ambientale ed un fattore
individuale.
Ad integrazione del primo periodo del precedente punto 3°,
sottolineo che: << nel sangue periferico e nel liquor con malattia
in fase attiva il rapporto tra linfociti T.CD8+ (fenotipo soppressorio-citotossico)
e linfociti T.CD4+ (fenotipo helper-inducer) è ridotto, mentre lo stesso rapporto
è particolarmente elevato ai bordi della placca di lesione >> (Masala C.
- Biondi M., in Dammacco: Immunologia in Medicina. edi-ermes
1989. 741.).
EZIOLOGIA - EPIDEMIOLOGIA - PATOGENESI.
Oltre 10 virus
sono stati incriminati come presunti agenti eziologici della SM: finora sono stati
tutti assolti per insufficienza di prove, compresi l`HTL-I (non specifico della SM e presente in larghe
fascie della popolazione sana) ed il virus del morbillo (periodicamente riproposto
e bocciato da oltre 20 anni) 1a -
1 - 2
[i]
. Nessun virus ha capacita` attivatrice policlonale
aspecifica sui linfociti-B tale da spiegare
il rinvenimento, nello stesso paziente, di anticorpi contro virus diversi contemporaneamente.
Inoltre, mentre nelle malattie virali il rapporto T4/T8 e` diminuito per aumento
dei T8, nella SM a poussées c`è diminuzione fino a scomparsa dei T8 ed aumento
del rapporto T4/T8 (come si ha nelle malattie batteriche 2).
L`ipotesi di una Spirocheta Orale (The Lancet 1986, 8496,
75) è priva di fondamenti teorici, clinici, bioumorali ed anatomopatologici: non
è mai stata confermata.
L`encefalite allergica
sperimentale (EAS), considerata modello animale della SM umana, non si ottiene
in tutte le razze di Topi e di Ratti, ma solo in determinati ceppi. Si ottiene
in Topi SJL/J immunizzandoli con omogenato
di midollo spinale di topo, previa somministrazione di vaccino antipertosse endovena
2 .
Nel vaccino antipertosse
ci sono diverse tossine 2 - 3
4 - 5 6 , tra cui:
- il Lipopolisaccaride (LPS): e` forte attivatore policlonale
aspecifico timo-indipendente dei linfociti B; innesca la reazione bi-direzionale
tra macrofagi e linfociti T-helper (produzione di gamma-interferon e Interleuchina-2);
esalta l`attivita` fagocitaria, microbicida e citocida dei macrofagi; puo` indurre
sintesi prolungata e ciclica di IgM, alternata a formazione di immunocomplessi. - il Lymphocytosis Promoting Factor (LPF): e` la tossina-BB
piu` importante. Provoca, tra l`altro, ridistribuzione distrettuale, attivazione
ed autocitotossicita` dei linfociti T (con meccanismo non immunologico). Del LPF
riferiro` dettagliatamente piu` avanti. L`iniezione di B.Pertussis uccise provoca proliferazione
dei macrofagi ed ipersensibilita` alle
endotossine batteriche. Tanto il LPS (forte attivazione policlonale dei linfociti
B)2 che il LPF (autocitotossicita`
dei linfociti T) possono indurre autoimmunità.
Le Bordetelle hanno
tropismo elettivo per i neuroepiteli 9:
ependima, oligodendrociti ed astrociti (i due ultimi sono cellule figlie, gemelle,
derivanti dalla ultima divisione cellulare del neuroepitelio aderente alla Membrana
Limitante Interna 2).
La suscettibilita`
a forme gravi di pertosse e la mortalita` sono alte nei neonati, specie nelle
bambine e nei neonati da madre iperimmune (neonati con IgG antipertosse circolanti,
ricevute trans-placenta) 9 . Le complicanze neurologiche si hanno tanto
nei bambini con anticorpi circolanti materni, quanto per somministrazione di vaccino
("di solito gravi, invalidanti, spesso fatali" 9 ). La pertosse
può manifestarsi anche in soggetti vaccinati (neanche la malattia induce immunità
definitiva 2); adulti e
bambini grandicelli possono avere sintomi modesti o nessun sintomo clinico; esistono
portatori sani in grado di diffondere la malattia, ma nessun singolo test di laboratorio
può garantire di identificare le persone infette 2 (falsi negativi).
Il quadro anatomopatologico
delle complicanze neurologiche da pertosse è completamente diverso da quello che
si ha in altre malattie infettive (morbillo, rosolia, varicella) 9
: sono rari i segni di infiammazione acuta,
gravi i danni vascolari. Si hanno minuscole emorragie subaracnoidee e disseminate
negli emisferi cerebrali; ammassi di linfociti nei vasi di piccolo calibro (nei
quali l`avventizia è costituita da astrociti 2, non da connettivo come nei vasi degli altri tessuti);
le cellule nervose presentano una degenerazione "particolare": perdita
della affinità per i coloranti basici, forte colorabilità con eosina. Queste lesioni
non sono imputabili alla semplice anossia 9 .
Per verificare se tra Sclerosi Multipla e Bordetelle
esistesse una correlazione eziopatogenetica ho ricercato anticorpi anti-BB nel
siero di malati SM e di soggetti NON-SM (sani).
SOGGETTI E METODI
-- Gruppo A (Pazienti SM): costituito da 9 soggetti adulti
con diagnosi accertata di SM, non selezionati per eta`, sesso, fase e forma clinica
di malattia, trattamento terapeutico.
-- Gruppo B (soggetti NON-SM): costituito da 28 soggetti
adulti NON-SM, non selezionati, clinicamente sani, comprendente anche consanguinei
e conviventi del Gruppo A. In questi due gruppi
la ricerca degli anticorpi anti-Bordetelle e` stata fatta col metodo della micro
agglutinazione diretta (MAD), usando come antigene sempre e solo B.Pertussis.
Sono state volutamente considerate le basse diluizioni di
siero: negatività per agglutinazione assente o presente a diluizione del siero
in esame inferiore ad 1 a 4; positività per agglutinazione presente a diluizione
uguale o superiore ad 1 a 4.
Si sono
avuti i seguenti risultati:
Micro agglutinazione
diretta con B.Pertussis:
SM positiva in 7 su 9 = 78%
NON-SM positiva in 7 su 28 = 25%
Per avere maggiori informazioni ho ricercato gli anticorpi
anti-Bordetella con metodo immunoenzimatico E.L.I.S.A., che rivela quantitativamente
allo spettroforometro gli anticorpi presenti con sensibilità e specificità pari
ai metodi radioimmunologici 2 .
Ho studiato altri due gruppi, composti da soggetti diversi
dai precedenti ma con caratteristiche di "insieme" simili a quelli.
-- Gruppo C: n° 6
pazienti SM.
-- Gruppo D: n° 10
soggetti NON-SM.
Ho ricercato sia le IgM che le IgG anti-B.Pertussis. Sono
stati usati Kits IgM e IgG Pertosse ELISA ISM
e, per avere assoluta uniformita` di risultati, tutti i sieri (SM e NON-SM)
sono stati esaminati in unica seduta e riesaminati in altra *.
Il titolo anticorpale e` stato valutato in Densità Ottica
(DO) ed i risultati sono stati così espressi:
DO < 0.500
= negativo; DO < 1.000
= positivo debole;
DO > 1.000
= positivo (alto titolo anticorpale).
RISULTATI
Ricerca anticorpi anti-BB
in E.L.I.S.A. :
SM
positiva in 4
su 6 IgM { NON-SM
positiva in 6 su
10
SM
positiva ad alto titolo in 3 su 6 IgG { NON-SM
negativa in 10 su
10.
In particolare, per i pazienti SM si è avuto (in DO):
IgM
IgG
Caso 1 0.693 0.339 Caso 2 0.443 0.273 Caso 3 0.442 1.145 Caso 4 0.785 1.273 Caso 5 0.604 0.381 Caso 6 0.649 1.100
Tutti i controlli
NON-SM sono risultati negativi per le IgG; solo 6 su 10 sono risultati positivi
a basso titolo per le IgM.
Nei malati SM:
in 1 solo paziente (forma cronico-evolutiva da molti anni) sono risultate negative
sia le IgM che le IgG; il 66% è risultato positivo debole per le IgM; le IgG sono
risultate positive nel 50 % dei casi con
titolo superiore a DO 1.000 (pari e 3
- 4 volte il titolo trovato nei controlli
sani).
DISCUSSIONE
La micro agglutinazione
diretta è data solo dal batterio integro:
dimostra contagio recente 8
.
Alti titoli di
IgG sono stati trovati solo nei malati SM.
Le IgG sono le immunoglobuline della risposta immune secomdaria:
esprimono la reazione di un organismo nei confronti di un antigene col quale ha
avuto un contatto sistemico precedente.
In una data Regione, la diffusione delle Bordetelle e le
epidemie di pertosse espongono tutta la popolazione del luogo agli stessi contagi:
se nei controlli (Gruppi B e D) non ho trovato IgG significa evidentemente che
nei NON-SM le reifezioni non inducono stimolazione antigenica sistemica.
La Pertosse è
"malattia di superficie" 13 ; le BB alterano
abitualmente la barriera muco-ciliare (paralizzano le ciglia vibratili), ma di
regola non la superano 8 - 9
: le loro tossine non entrano in circolo e non danno effetti sistemici.
Perche` ciò avvenga è necessario che qualcuno dei maccanismi di difesa muco-ciliare
sia deficitario.
Nella Barriera Muco-Ciliare
(BMC) i principali fattori di difesa contro i batteri e le tossine sono le IgA-Secretorie
(IgA-S).
Se ci sono IgA-S la reazione immune avviene alla superficie
del corpo e senza attivazione del Complemento; se le IgA-S mancano la reazione
immune avviene all`interno dell`organismo, al di quà della BMC, e con attivazione del Complemento: ai
danni tossinici specifici si aggiungono quelli da ipersensibilità e da anafilotossine
C3a e C5a 2 -3 .
Nel neonato la mancanza di IgA-S è fisiologica ed è noto
che il Virus Respiratorio Sincinziale dà le forme più gravi di bronchiolite proprio
nei bambini vaccinati per via parenterale col virus ucciso (patologia da immunocomplessi)
17 .
I complessi immuni circolanti (CIC) in distretti vascolari
particolari tendono a precipitare: a livello delle arteriole, dei capillari e
delle venule post-capillari si depositano sulla membrana basale, negli spazi tra
le cellule endoteliali, ed attivano il Complemento. Le anafilotossine provocano
aumento della permeabilità vascolare e l`esposizione di una più vasta superficie
della membrana basale al contatto con il plasma 2.
Se la produzione di CIC cessa e le alterazioni tissutali
non sono state eccessivamente gravi, le lesioni regrediscono e tendono a scomparire
2. La pricipitazione dei
CIC può esser prevenuta dalla somministrazione di antiistaminici o di antiserotoninici
2.
Il deficit di IgA-S 2
- 3 - 54 (fisiologico nel neonato),
nell`adulto può essere primitivo, secondario (flogosi della mucosa e sottomucosa)
e perfino transitorio; associato, o non, a deficit di IgA sieriche. I geni per
le catene H e L delle IgA si trovano sul cromosoma 14 55 , ma un deficit di IgA è stato ripetutamente
dimostrato in associazione ad alterazioni e/o delezioni del cromosoma 18, probabilmente
per difetto di un gene secretore (infatti, in questi soggetti: il numero di linfociti
con IgA di membrana è normale o aumentato; i linfociti B, stimolati in vitro con
pokweed per 7 giorni, si differenziano regolarmente in plasmacellule produttrici
di IgA) 22 .
Questa immunodeficienza è compatibile con salute apparentemente
normale (non si ha maggior recettività alle imfezioni), ma in numerosi casi insorgono
malattie autoimmuni.
Delle IgA sieriche 22
- 23 , le IgA1 pervenute
alla mucosa dal sangue sono scomposte dalle proteasi batteriche in due frammenti
Fab ed un frammento Fc. I frammenti Fab si fissano regolarmente a batteri e tossine,
ma non hanno capacità agglutinante (quindi non sono protettivi), però formano immunocomplessi, abitualmente solubili. I soggetti con deficit di IgA sono nell`81% HLA-D/DR3, vs
21% dei controlli; il 59% dei malati SM è HLA-D/DR2 vs 21% dei controlli (la dualità
dei due loci non è domostrata 2).
Torniamo all`EAS
ed alla SM.
In letteratura il ruolo del vaccino antipertosse nella patogenesi
dell`EAS nei Topi SJL/J è ignorato; al
massimo si dice che il vaccino antipertosse può essere usato al posto dell`adiuvante
completo di Feund 2. In
realtà, è noto che la somministrazione endovena di un antigene stimola la produzione
di anticorpi specifici e, dal 7° al 16° giorno, la formazione di complessi immuni
nel torrente circolatorio. Il vaccino antipertosse e.v. produce gli stessi effetti.
Il precipitare dei suoi complessi immuni nei piccoli vasi cerebrali danneggia
gravemente la barriera emato-encefalica ed apre la strada ai danni da ipersensibilità
ritardata tipo Koch 2 - 3 che, nel
frattempo s`induce immunizzando l`animale con omogenato di midollo spinale in
adiuvante completo di Freund. Nell`Uomo, nei
soggetti normali le tossine-BB sono trattenute dalla BMC sulla superficie della
mucosa respiratoria.
Nei pazienti SM,
per difetto della BMC (deficit di IgA-S specifiche primitivo o secondario; malattie
croniche delle mucose respiratorie) le tossine-BB passano nel sangue.
Pervenute in circolo, oltre ad esplicare le loro azioni sistemiche
sui linfociti B e T e sui macrofagi, le tossine-BB e le IgG sieriche (preesistenti
o prodotte in risposta al nuovo stimolo antigenico) formano complessi immuni circolanti.
Per il rallentamento del flusso che si ha normalmente nei
capillari e nelle venule post-capillari cerebrali (la placca SM si sviluppa proprio
attorno ad una venula) i CIC precipitano,
innescando immunoreazioni tipo III. Si ha: liberazione di anafilotossine, aggregazione di leucociti
e piastrine, necrosi capillare, infiltrazione di CIC tra endotelio ed avventizia
(costituita da astrociti), emorragie, grave alterazione della barriera emato-encefalica
(BEE).
I danni alla BEE mettono linfociti T e macrofagi, attivati e resi autocitotossici
dalle tossine-BB, direttamente a contatto con i neuroepiteli e la mielina, cioè,
sia con l`antigene M1 o PBM o proteina encefalitogena (presente nella mielina e nel citoplasma
degli oligodendrociti) sia con l`antigene M2 (specifico della mielina centrale, largamente
rappresentato alla superficie degli oligodendrociti). S`instaura ipersensibilità
ritardata, tipo Jones e Mote, nei confronti degli oligodendrociti, degli astrociti
e della mielina centrale, che diventano autoantigeni. E’ vero che frammenti di mielina si possono trovare nel liquor
in corso di encefaliti, leucodistrofie, accidenti vascolari; ma in queste patologie
manca l`attivazione aspecifica della cellule immunocompetenti (indotta nella SM
dalle tossine-BB), perciò non insorgono ipersensibilità ed autoimmunità.
L`ipersensibilita` ritardata, transitoria, basofila, di Jones
e Mote 26 - 27 - 2-
(i.r. di J-M) può essere indotta nell`Uomo e nella cavia (non nel Topo)
da antigeni proteici somministrati ripetutamente, senza adiuvanti per via intradermica.
Si può ottenere con iniezioni ripetute di: - piccole quantità (microgrammi) di
proteine purificate; - proteine denaturate col calore o modificate chimicamente;
- apteni associati a carrier, con la particolarità che nell`i.r. di J-M
la reazione si ha solo in presenza dell`associazione sensibilizzante, non
col solo aptene o con l`aptene legato ad altro carrier (nella SM, quindi, solo
con mielina + tossine-BB); - complessi immuni formati in eccesso di anticorpo
(in SM, mielina e/o tossine-BB + anticorpi di produzione intratecale). Di regola,
però, la sola stimolazione antigenica con una proteina purificata non è sufficiente
ad innescare la reazione immune: occorre una forte attivazione preliminare o coincidente
di tutte le cellule immunocompetenti (azione adiuvante) 65 . Comunemente, in laboratorio, l`i.r. di
Jones e Mote si ottiene 56 iniettando intradermo l`antigene e, separatamente,
adiuvante incompleto di Freund; ma il pre-trattamento con ciclofosfamide trasforma
la i.r. di J-M in i.r. tubercolino-simile,
dimostrando che nell`i.r. di Jones e Mote giocano un ruolo peculiare i linfociti T-suppressor,
elettivamente sensibili alla ciclofosfamide.
L`i.r. cutanea basofila di J-M è debole e transitoria (inizia
verso l`ottavo giorno e scompare entro 1-4 settimane, appena il tasso di anticorpi
si eleva); è caratterizzata da semplice eritema (massimo alla 24a ora,
scompare dopo 48 ore), non dà noduli come quella tubercolinica; può essere trasmessa
sia a mezzo di linfociti che di siero (quella di Koch solo con linfociti). Entrambi
i tipi di i.r. (J-M e Koch) sono reazioni cellulo-mediate (rilascio di linfochine).
Nell`i.r. di Koch l`infiltrato è costituito da linfociti-T in prevalenza CD4+,
da macrofagi, da monociti, da qualche linfocito-B e da granulociti neutrofili (che rilasciano enzimi lisosomiali);
nella i.r. di Jones e Mote i linfociti
sono quasi esclusivamente T-suppressor e tra i granulociti prevalgono nettamente
i basofili (che rilasciano istamina e PAF). Dopo la fase iniziale essenzialmente
cellulo-mediata, i linfociti-B, richiamati e stimolati dalle linfochine e dalle
tossine, producono in loco immunoglobuline 28/a (in SM, produzione intratecale di Ig). La sensibilizzazione
richiede l`intervento di Antigen Presenting Cells (gli astrociti lo sono). Le
reazioni d`i.r. (di Koch e di Jones e Mote) sono essenzialmente locali, nel senso
che avvengono nel sito dell`antigene; sono attenuate od inibite dagli immunosoppressori,
dal siero antilinfocitario, da anticorpi monoclonali diretti contro i recettori
dei linfociti T specifici delle proteine sensibilizzanti, dalla
ciclosporina, dai cortisonici. L`i.r. è esaltata dalla ciclofosfamide, che blocca
i linfociti T-suppressor e trasforma la reazione di Jones e Mote in reazione Koch-simile.
Per le caratteristiche dell`i.r. di J-M, l`ipersensibilitaà
cutanea alla mielina, nella SM, potrà esser trovata al massimo tra la seconda
e la quarta settimana di una ricaduta; consisterà in semplice eritema. Si spiegano
sia la costante negatività delle prove di ipersensibilità cutanea alla PBM (ricercata
come reazione tubercolino-simile), sia la presenza di anticorpi e/o di enzimi
mielinotossici nel siero dei pazienti SM.
Torniamo alle
tossine delle Bordetelle.
Il Lymphocytosis Promoting Factor (LPF) 2 - 3 è una grossa proteina composta da un monomero
A (dominio-A) e da un oligomero B (dominio-B). Il Dominio-A (Subunità 1) è un
enzima che lega il gruppo ADP-riboso alle proteine associate ai nucleotidi (proteine
G, o Proteine N), le quali sono coinvolte nella traslocazione dei segnali attraverso
la membrana delle cellule eucariote. Il Dominio-B (costituito nell`ordine dalle subunita` : S2 - S4 - S5 - S4 - S3)
riconosce e aggancia i recettori specifici presenti sulle membrane cellulari.
Il complesso tossina-recettore modifica l`assetto proteinico della superficie
cellulare, favorendo la traslocazione all`interno della membrana del Dominio-A
enzimaticamente attivo. Le proteine modificate dal Dominio-A sono una famiglia
di proteine di membrana (proteine G, o proteine N) che, nelle cellule eucariote,
legano il nucleotide GTP e regolano l`attivita` di diversi enzimi cellulari, tra
cui l`Adenil-ciclasi (Adc). In particolare, Adc è regolata da due proteine G:
Gs , che ne stimola l`attività;
Gi , che ne inibisce l`attività.
Gs riceve segnali dai recettori di membrana stimolatori (Rs ),
che a loro volta ricevono messaggi dagli ormoni stimolanti, presenti nel medium
extracellulare. Sono Rs , ad es., i recettori beta-adrenergici. Gi riceve segnali dai recettori inibitori Ri , che a loro
volta ricevono messaggi dagli ormoni inibitori. Sono Ri , ad es., i recettori alfa-adrenergici.
La tossina pertussica agisce sulla proteina Gi ,
che viene ADP-ribosilata e bloccata nella forma inattiva, incapace di trasmettere
l`impulso inibitore dai recettori Ri all`Adc. Ne risulta che le cellule attaccate
dalle tossine-BB sono incapaci di inibire l`attività della`Adenilciclasi. L`attivazione
dell`Adc ad opera degli ormoni stimolanti, non più regolata da Gi ,
produce aumento eccessivo di AMPc intracellulare; l`aumento dell`AMPc
provoca alterazione dei flussi ionici trans-membrana e secrezione attiva
di elettroliti e di fluidi.
Si tratta di meccanismi
non immunologici che già spiegano perchè e come "nella SM 2 la mielina dapprima si rigonfia
e poi si sgretola in sostanza amorfa".
Inoltre, la presenza della tossina-BB sulla membrana di oligodendrociti
ed astrociti realizza "l’alterazione di membrana" considerata causa
nota e dimostrata di autoimmunità 11 - 2 - 3 : si ha esposizione di determinanti antigenici nuovi, estranei
(il Dominio-B della tossina pertussica è composta da ben cinque catene
polipeptidiche 8 - 29 ) ed esternalizzazione di determinanti
antigenici propri, prima non esposti (Ag-HLA di II cl).
Il LPF promuove
linfocitosi; è un potente mitogeno. La linfocitosi, in vivo, è dovuta soprattutto a ridistribuzione
dei linfociti B e T (soprattutto dei T, che rimangono nel sangue circolante perchè
il fissarsi del LPF alla loro membrana li rende incapaci di rientrare negli organi
linfoidi). Studiando in vitro l`effetto del LPF, in seconda giornata ed in presenza
di "cellule accessorie (Antigen Presenting Cells) si ha proliferazione linfocitaria,essenzialmente
T. L`effetto mitogeno è pari a quello della concanavalina-A
(meccanismi e recettori differenti) e puoò esser prevenuto con siero anti
Thy-1. Dal terzo giorno compare una attività citotossica
(che può essere inibita da siero anti-LPF) sia verso cellule allogeniche, che
verso cellole singeniche (autocitotossicità).
Il Lipopolisaccaride
(LPS) è fortissimo attivatore policlonale aspecifico timo-indipendente dei linfociti
B.
Il "soluble
protective antigen" di Pillemer (SPA) 8
- 9 , (ottenuto dall`estratto bacillare di B.Pertussis ad
es. per azione degli ultrasuoni) non è in rapporto con gli altri antigeni batterici;
si fissa in modo irreversibile agli stromi dei globuli rossi umani (glicosfingolipidi
simili a quelli dei neuroepiteli e della mielina centrale); nell`Uomo e nel Topo
induce forte potere protettivo, ma scarsa produzione di agglutinine (quest`ultima
prerogativa comporta che l`efficacia di un vaccino antipertosse valutata con la
micro agglutinazione diretta potrà risultare falsamente scarsa in soggetti perfettamente
protetti, ma con poche agglutinine sieriche).
Fattore sensibilizzante
all`istamina (HSF). E` una componente tossinica delle BB che ipersensibilizza
all`istamina alcuni ceppi di topi (non cavie e conigli). Sembra una "propieta`"
del LPF, ma e` in qualche modo collegato al SPA di Pillemer (una sostanza con
stessa mobilita` elettroforetica, stessa precipitabilita` a PH 4,9 o per azione
di solventi, ha contemporaneamente effetto protettore, effetto HSF, effetto LPF).
Globalmente le
tossine delle Bordetelle hanno un effetto adiuvante superiore a quello dell`adiuvante
completo di Freund.
Torniamo
alla SM.
Da quanto fin quì detto risulta che oligodendrociti, astrociti
e mielina centrale subiscono un`aggressione:
- immunologica, da immunoreazioni tipo III;
- aspecifica da fattori linfocitari (Interleuchine, TNF,
IFN) e
granulocitaria (enzimi
litici, istamina);
- specifica, da macrofagi armati e linfociti T attivati e
resi
autocitotossici
dal LPS e dal LPF (immunoreazioni tipo IV);
- diretta, ad opera delle tossine batteriche delle Bordetelle.
Dell`oligodendrocito
ricordo solo che la sua membrana citoplasmatica costituisce le guaine della mielina
centrale (prodotta dallo stesso oligodendrocito).
Degli astrociti
ricordo che essi svolgono numerosi ruoli attivi nel mantenimento della fisiologia
cerebrale normale 2:
- regolano il bilancio del potassio nello spazio extracellulare;
- hanno sistemi ionici per il trasporto e lo scambio in coppia
di Na e H e di Cl e bicarbonati;
- contribuiscono al mantenimento dell`integrità della barriera
emato-encefalica (giunzioni strette; avventizia vasale);
- svolgono il compito di Antigen Presenting Cells (APC);
- in risposta a stimoli flogogeni producono Interleuchina-1.
Sugli Astrociti sono state dimostrate le molecole del MHC:
Ag-HLA di I e di II classe. Ma, nella stassa Specie: gli astrociti di alcune razze
producono gli Ag-HLA di II cl; gli astrociti di altre razze sono incapaci di produrne.
Si è visto che l`encefalite allergica sperimentale (EAS) può essere indotta nei
Ratti Lewis, i cui astrociti sono produttori di Ag-HLA di II cl; non può essere
indotta nei Surmolotti (comuni topi di chiavica), i cui astrociti non sono produttori
di Ag-HLA di II cl 34 .
Le tossine delle
Bordetelle interagiscono con tutte le funzioni degli astrociti e degli oligodendrociti.
Alle lesioni iniziali prodette dal precipitare dei CIC si
sovrappongono: il danno tossinico, il danno immunologico (macrofagi armati e linfociti
T attivati e resi autocitotossici da LPS e LPF) e chimico (da fattori linfocitari
e granulocitari, in particolare: Il, TNF, IFN, enzimi litici). Più tardivamente
si ha produzione locale (intratecale) di immunoglobuline ad opera dei linfociti-B,
attirati ed attivati dalle linfochine e stimolati dalle tossine-BB.
Il coinvolgimento delle funzioni immunologiche degli astrociti,
nella SM, concorre a spiegare le diverse forme cliniche della malattia: - nei
pazienti con astrociti Ag-HLA di II cl negativi (non-produttori) prevarrà la forma
a poussées, tossinica;
- nei pazienti con astrociti Ag-HLA di II cl positivi (produttori)
potrà insorgere la forma cronico-evolutiva, autoimmune. La presenza nel
50 % dei malati SM di alti titoli di anticorpi
anti-Bordetelle cicrolanti, non protettivi, propone per la Sclerosi
Multipla 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 la stessa eziopatogenesi delle complicanze neurologiche della pertosse
nei neonati da madre iperimmune 2.
Metodica valida
per la ricerca degli anticorpi anti-BB nella SM è la micro agglutinazione diretta
(MAD): è data solo dal batterio integro; dimostra contagio recente; rivela concentrazioni
di anticorpi da 0,01 a 0,10 microgr./ml di siero.
Meno attendibile la prova di fissazione del Complemento (F.C.):
rivela concentrazioni di anticorpi da 0.10 microgr in sù/ml di siero; risente
negativamente della eventuale presenza di attività anticomplementare del siero
inesame, spesso presente nei sieri ricchi di complessi immuni (i sieri SM lo sono
quasi sempre); non rivelano anticorpi IgA, che nonconsumano Complemento.
Metodica d`elezione
è la ricerca di anticorpi anti-BB in E.L.I.S.A.: rivela anticorpi da concantrazioni
minime di 0,001 microgr./ml di siero; permette di precisare la classe delle immunoglobuline
presenti .
La ricerca degli
anticorpi anti-BB, nella SM, risulterà negativa:
- perchè non ci sono anticorpi specifici circolanti liberi,
come avviene durante le fasi di eccesso di antigene e di equivalenza, cioè almeno
nei primi 15-20 giorni delle fasi acute (ricadute), spiegando in gran parte la
negatività della ricerca degli anticorpi anti-BB in ambito ospedaliero (i pazienti
ricoverati sono abitualmente `acuti');
- in presenza di titoli elevati di complessi immuni circolanti
nelle forme di SM a IgM (vedi: Appendici
);
- nei pazienti in trattamento immunosoppressore e/o cortisonico;
- nei sogetti con astrociti Ag-HLA di II cl positivi, dal
momento in cui innescata dalle tossine-BB insorge l`autoimmunità;
quando la malattia è scatenata da una Specie di BB diversa
da quella testata (normalmente viene usata la B.Pertussis, ma tra le varie Specie
di BB non c`è immunitaà crociata e anticorpi anti-B.Bronchiseptica o anti-B.Parapertussis
non sono svelati dai Kits per la B.Pertussis).
Pertanto, l`assenza di anticorpi anti-Bordetelle in un dato
paziente non nega affatto la correlazione eziopatogenetica Bordetelle ® Sclerosi
Multipla.
Il binomio Bordetelle --- Sclerosi Multipla spiega anche:
- l`associazione SM - Sinusiti croniche: l`infiammazione
cronica altera la mucosa dei seni paranasali, permettendo il passaggio nel sangue
delle tossine batteriche BB;
- l`associazione SM - Cimurro del cane: la B.Bronchiseptica
e` stata scoperta proprio nel cane ammalato di cimurro 8 . Coerente diventa
il "caso" delle Isole Faer Oer, dove la SM e` comparsa
solo dopo la II guerra mondiale. Le truppe d`occupazione avevano al seguito dei
cani e ci furono due epidemie di cimurro 44
; non solo, ma le B.Bronchiseptiche si trovano anche in cani e gatti non
ammalati e possono contagiare l`Uomo attreverso contatti stretti con quegli animali
8 .
- la diversa suscettibilità delle varie Specie animali all`EAS e le differenti metodiche necessarie
per indurla. Nel Topo l`EAS può essere indotta solo immunizzando con adiuvante
completo di Freund e/o con vaccino antipertosse, perchè il Topo non sviluppa i.r.
tipo Jones-Mote (a differenza della Cavia). Altre differenze tra vari ceppi di
topi, cavie e ratti sono da imputare al tipo di astrociti (produttori o non-produttori
di Ag-HLA di II cl). Il ratto comune (Surmolotti o topi delle chiaviche) non ha
astrociti produttori di Ag-HLA di II cl e non sviluppa mai EAS.
- il deficit non ereditario di recettori per il Complemento,
dimostrato sugli eritrociti di pazienti SM 45
: tale deficit può essere attribuito ad interferenza del Fattore SPA che
si fissa in modo irreversibile ai glicosfingolipidi di membrana dei globuli rossi
umani.
- la distribuzione geografica della SM 44 . In questa si distinguono:
- zone ad alto rischio, con tassi di prevalenza (numero di
casi di malattia presenti in una data popolazione in un certo momento o durante
un certo periodo di tempo, per lo piu` durante un annno) pari o superiori a 30
casi di SM per 100.000 abitanti Canada meridionale; parte settentrionale degli
Stati Uniti; Nuova Zelanda; Australia sud-orientale; Europa centro-settentrionale,
eccetto Islanda e parte della penisola scandinava);
- Zone a medio rischio, con tassi di prevalenza tra 5 e 25
casi di SM per 100.000 abitanti (parte meridionale degli Stati Uniti; il resto
dell`Australia; l`Europa mediterranea; la popolazione bianca del Sudafrica; forse
gli Stati centrali del Sudamerica); - Zone a basso rischio, con tassi di prevalenza inferiori
a 5 per 1000.000 abitanti (Asia ; Africa; paesi Caraibici e, forse, Stati settentrionali
del Sudamerica). Nel Mondo, il paese in assoluto meno colpito dalla SM e` il Giappone.
Per quanto riguarda l`Europa mediterranea in generale e l`Italia
in particolare, gli studi più recenti (dal 1980 in poi) hanno calcolato tassi
compresi tra i 32 ed i 69 casi di SM per 100.000 abitanti, collocando l`Italia
nelle zone ad alto rischio SM. Non solo, ma da questi studi è emerso che la frequenza
della SM in Italia non diminuisce affatto in rapporto alla latitudine: i tassi
appaiono addirittura più elevati al Sud, in particolare in Sicilia ed in Sardegna
44 .
Riesaminiamo il
"fenomeno dell`eredità del luogo di nascita", cioè l`effetto
della migrazione sul rischio di ammalare di SM.
Un emigrante si porta dietro il rischio di ammalare di SM
caratteristico della zona d`origine se emigra dopo i 15 anni d`età; incontra il
rischio di ammalare di SM caratteristico della zona d`immigrazione se si trasferisce
prima dei 15 anni d`età 44
. Precisato che questa regola ha molte eccezioni (Australia; Washinton ® Los Angeles); è discutibile come
modello matematico (denominatori poco precisi e numeratori molto piccoli); si
può riferire solo alla razza bianca 44
; si puoò dire che il rischio di ammalare di SM dipende:
- dalla diffusione delle BB e dalle probabilità di contagio
caratteristiche della zona d`immugrazione; inoltre, in una data zona le probabilità
di reinfezione da BB sono molte nei bambini (comunità scolastiche, ad es.); possono
essere scarse o nulle in ambienti frequentati prevalentemente o solo da adulti.
- dalla Specie di BB presente nell`area geografica d`orogine
e, rispettivamente, d`immigrazione: in Europa Occidentale prevale la B.Pertussis;
in Europa Orientale e Settentrionale ed in America è frequente la
B.Parapertussis (tra le diverse Specie BB non c`è immunità crociata; la
vaccinazione con B.Pertussis non protegge dalla B.Parapertussis 46.
Per l`insorgenza
della SM, però, hanno ruolo determinante i fattori individuali; in particolare:
- il tipo di deficit della barriera muco-ciliare (BMC) del
soggetto: un deficit transitorio della BMC, in zona a bassa diffusione BB, difficilmente
coinciderà con una reinfezione; lo stesso deficit transitorio della BMC potrà
coincidere molto più facilmente con una reinfezione in zona ad alta diffusione
BB. Per il ruolo della BMC, esemplare e dimistrativo è il caso del Giappone (nel
Mondo, il paese meno colpito dalla SM): nelle popolazioni europee, nord-amaricane
ed australiane si ha un deficit di IgA ogni 350-500 individui; in Giappone si
ha un deficit di IgA ogni 15.000 (quindicimila) individui
57 .
Le forme cliniche
di malatia dipendono dal tipo di difetto della barriera muco-ciliare (permanante
o transitorio); dal rapporto che s`instaura tra ospite e Bordetelle (bonifica
più o meno rapida delle mucose ® forma remittente; colonizzazione protratta come portatore
"sano" ® forma secondariamente progressiva); dal tipo di astrociti
del paziente (solo con astrociti produttori di Ag-HLA di II cl si può avere autoimmunità, cioè forma progressiva
fin dall`inizio).
Recentemente una
suscettibilità genetica alla SM è stata collegata ad alterazioni del cromosoma
18, consistenti in polimorfismo del gene per la PBM o di un locus adiacente 58
. Una PBM geneticamente "anomala", per la tolleranza di Medawar,
Owen e Triplett 59
e per la Tolleranza Congenita Ereditata
60 non può diventare autoantigene; comunque, con
l`autoimmunità non si spiegano eziopatogenesi
ed epidemiologia della SM. Per contro, un deficit di IgA-Secretorie da alterazione
dello stesso cromosoma 18 (già descritto) è perfettamente coerente col modello
SM emerso dalle mie ricerche.
L`età d`insorgenza
della malattia dipenderà dallo stato immunitario specifico del soggetto e dal
tempo necessario all`instaurarsi dell`i.r. tipo Jones e MOte.
Quanto alla maggior
suscettibilità delle donne alla SM, credo siano in gioco parecchi "fattori" e che non si possa dare una risposta univoca,
valida per tutti i casi.
Ricordo, infatti, che:
- nella pertosse <<stranamente
si verifica l`opposto di ciò che abitualmente accade nella maggior parte delle
malattie infettive: la mortalità è più elevata nel sesso femminile. Il fenomeno
è reale per qualsiasi età, anche per l`infanzia, e non se ne conoscono i motivi
9 >>. - nei Topi, il carattere `buona risposta umorale' (responder)
è trasmesso dal cromosoma X e, nella Specie
umana, le donne hanno un livello di IgG, IgM e IgD più elevato che gli uomini 61 ;
- molti deficit immunologici sono legati al cromosoma X
62 ;
- il deficit di IgA e di IgG con aumento delle IgM e IgD
e` legato al sesso 63 ;
- la delezione del braccio corto del cromosoma 18 è più frequente
nelle donne 64 ;
- il sistema immunitario è strettamente correlato con il
corredo ormonale dell`individuo.
Per fare un esempio: il difetto di un gene secretore delle
IgA (alterazione del cromosoma 18) ed il carattere "responder" dello
stesso soggetto comporteranno un difetto delle barriera muco-ciliare (deficit
IgA-S) ed una forte produzione di anticorpi circolanti (maggior produzione di CIC); i due caratteri, apparentemente
in contrasto, favoriranno l`insorgenza della SM.
CONCLUSIONE
La Sclerosi Multipla è una malattia
tossi-infettiva da difetto di barriera.
Il fattore ambientale è costituito dalle Bordetelle.
I fattori individuali sono un difetto della barriera muco-ciliare
ed il carattere `astrociti produttori, o non-produttori, di Ag-HLA di II cl '.
IMPLICAZIONI
TERAPEUTICHE
Accertato che i momenti cruciali della malattia sono il passagio
in circolo delle tossine batteriche ed il precipitare nei vasi cerebrali dei complessi
immuni, la terapia specifica della SM sarà costituita dagli antibiotici e dagli antiistaminici. Questi ultimi, oltre a prevenire la precipitazione dei CIC,
contrastano direttamente l`azione sensibilizzante all`istamina delle tossine-BB.
Nei bambini si potrà usare l`oxatomide alla dose di 1 mg/kg/die, cioè 1 goccia
ogni due kg di peso x 2 v. al dì. Negli adulti: in fase acuta si darà la preferenza
ad un antiistaminico dotato anche di azione antiserotoninica (la ciproeptadina)
e che, oltre a prevenire lo shock anafilattico attivo e passivo in topi e cavie,
antagonizza l`effetto letale nel topo infettato con B.Pertussis 47
; a remissione avvenuta, un antiistaminico dell`ultima generazione a somministrazione
quotidiana unica.
Antibiotici ed
aniistaminici saranno usati anche per la profilassi, in occasione di malattie
(infettive e non) che notoriamente alterano la barriera muco-ciliare ed in occasione
di epidemie di pertosse.
Nelle primissime fasi delle ricadute dovrebbe risultare efficace
il trattamento con immunoglobuline antipertosse intramuscolo a dosi piene, in
unica somministrazione. Infatti: - si provocherebbe una reazione di Arthus indiretta 48 (reazione locale spontaneamente reversibile),
ma si eviterebbero i danni encefalici; - nell`i.r. di J-M l`attivita` cellulo-mediata cessa appena
il tasso degli anticorpi si eleva, percio` le Ig iniettate contribuirebbero anche
ad inibire la risposta cellulo-mediata nel sito dell`antigene, quindi a limitare
i danni al SNC. Conferma indiretta viene dai risultati di uno studio svedese
che dimostra l`efficacia dille Ig specifiche ad alte dosi nella pertosse di bambini
di età inferiore ai 3 anni (Lancet 1991, 338, 1230).
Sottolineo che la terapia antibiotica non ha controindicazioni;
non richiede selezioni preliminari e drammatiche esclusioni di pazienti; può essere
associata a qualsiasi altro trattamento sintomatico;
è attuabile a domicilio, per via orale, con poca spesa sociale.
Questi requisiti propongono il trattamento specifico suindicato
anche come migliore alternativa a quello con il Copolimero I, di cui sono noti
i limiti (tollerabilità, efficacia, via i.m., disponibilità limitata, costi) e
le incertezze sul meccanismo d`azione: provoca in diversi pazienti reazioni locali
severe 49 ; la
sua azione protettiva è limitata 50 alle forme remittenti e solo al periodo di trattamento.
L`azatioprina non è più consigliabile: per la scarsa efficacia
e per i possibili effetti collaterali 51 ; perchè al massimo dà una minore probabilità
di ricadute, mentre sono segnalati importanti effetti collaterali e non si può
escludere con certezza l`insorgenza di neoplasie 52 ; l`effetto favorevole e`
comunque modesto ed il suo uso, in associazione ad altri farmaci deve essere limitato
a programmi terapeutici selezionati (l`Autore non precisa né farmaci` né criteri
di selezione) 53 .
Per la sua azione inibente sull`ipersensibilità ritardata,
l`azatioprina potrebbe risultare di una certa utilità solo nelle fasi iniziali
delle ricadute.
Sempre controindicata
la Ciclofosfamide: azione sfavorevole da inibizione dei T-suppressor.
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-------------------------------------------------
* Ringraziamenti
Le ricerche in E.L.I.S.A. sono state eseguite dal Laboratorio
dell`O.C. Piove di Sacco (PD). Al Primario Dr Ferdinando Callegari, al Dr G.L.
Gessoni. a tutti i loro Collaboratori, rinnovo i piu` vivi ringraziamenti. Quasi tutti i controlli NON-SM sono Donatori della Sezione
AVIS di Polverara (PD). Ancora vivamente Li ringrazio.
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