Morbo di Parkinson
Dr. Domenico Fiore : studi e ricerche
Contatto: Dr. Domenico FIORE - V.le Madonna delle Grazie, 17 - 35028 Piove di Sacco (Padova) -

Indice argomenti
I risultati degli studi del Dr. Fiore confermati da una ricerca indipendente, pubblicata nel Sito Italiano sulla Malattia di Parkinson

 

Nel sito italiano sulla malattia di Parkinson - www.Parkinson.it a fondo pagina si legge:

Altri articoli...
Nuovo stop per la rotigotina
Endocannabinoidi e malattia di Parkinson
Rivelata la struttura dell'alfa sinucleina

L'articolo dice:
"Intervista al Prof Mauro Maccarrone: Professore Ordinario di Biochimica e Direttore di Scienze Biomediche dell'Università di Teramo ".

Endocannabinoidi e malattia di Parkinson
domenica 10 febbraio 2008

JH (Intervistatore): Professore, Lei svolge ricerche sugli endocannabinoidi.
< ... >
Ha svolto ricerche specificamente nella malattia di Parkinson ?

MM (Prof. Mauro Maccarrone): Sì. Abbiamo svolto ricerche in un modello animale di malattia di Parkinson ed abbiamo scoperto che un endocannabinoide, l'anandamide, aumenta nel sistema nervoso centrale in presenza di lesioni parkinsoniane. Il dato è stato confermato nella scimmia e poi noi lo abbiamo confermato anche nel liquido cefalorachidiano di pazienti parkinsoniani non ancora trattati farmacologicamente.
Quando l'inibitore di un enzima che degrada l'anandamide è; stato somministrato a ratti con lesioni parkinsoniane, il loro deficit motorio è migliorato notevolmente.

JH: Questo che cosa significa ?

MM: La nostra interpretazione è che l'aumento dell'anandamide rappresenti una difesa dell'organismo e che sia pertanto neuroprotettivo. Pensiamo che il miglioramento della sintomatologia venga conseguito tramite la capacità dell'anandamide di correggere lo squilibrio nei circuiti nervosi nello striato. L'ultima nostra scoperta è che l'anandamide riduce i livelli di un altro endocannabinoide che ha effetto opposto, ovvero effetti negativi sui circuiti nervosi - il 2-arachidinonoilglicerolo.

JH: Allora gli inibitori della degradazione dell'anandamide potrebbero essere usati per la terapia della malattia di Parkinson?

MM: In prospettiva noi pensiamo di sì. Per esempio, potrebbero essere utili per compensare la progressiva perdita di efficacia della levodopa nel tempo. Gli inibitori esistono già e vengono già somministrati all'uomo nell'ambito di sperimentazioni cliniche nell'ansia. Tuttavia, bisogna procedere con cautela, in quanto bisogna valutare bene la loro tollerabilità. Un antagonista selettivo dei recettori cannabici di tipo 1, il rimonabant, oltre ad essere efficace nel promuovere la perdita di peso (circa 10% del peso corporeo in un anno), causa depressione anche grave, a riprova della sua capacità di influenzare circuiti nervosi. Bisogna inoltre valutare le ripercussioni sulla fertilità, anche se ovviamente questo aspetto è meno importante nel parkinsoniano, che generalmente non è più giovane.
In ogni modo noi proseguiremo le ricerche a stretto contatto con i clinici, perchè il nostro vero obiettivo non è l'ampliamento delle conoscenze sugli endocannabinoidi con tante belle pubblicazioni, ma la messa a punto di qualche cosa di concreto che serva ai malati. < ... > Ritengo che la via corretta per una strategia terapeutica vincente sia quella che passa attraverso composti in grado di modulare la concentrazione degli endocannabinoidi naturali, piuttosto che quella basata sulla somministrazione di sostanze esterne.

Questo articolo, pubblicato dopo i miei aggiornamenti sul Parkinson, afferma che:

1. nei modelli sperimentali del Parkinson e nel liquido cefalorachidiano di Pazienti affetti dalla malattia (non ancora trattati farmacologicamente) è stato dimostrato un aumento degli endocannabinoidi
2. la via corretta per una strategia terapeutica vincente passa per la ricerca di composti in grado di "modulare la concentrazione degli endocannabinoidi naturali, non può consistere nella somministrazione di sostanze esterne".

Dal 2005 sto ripetendo che una tossina della Bordetella Pertussis (la Tossina Pertussica) stimola una patologica produzione di endocannabinoidi.

Vedi:

1. articolo su "Eziopatogenesi e Trattamento del Parkinson" inviato al Prof. Pezzoli a marzo del 2005 - pubblicato su Internet
2. mio contributo (pubblicato nel volume degli Abstracts) al Congresso Nazionale dei Neurologi Ospedalieri a Maggio 2005
3. mio contributo (pubblicato nel volume degli Abstracts) al Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia a Ottobre 2005
4. Morbo di Parkinson: Eziopatogenesi - Trattamento. Riassunto - pubblicato su Internet a gennaio 2007.

Dall'inizio del 2008 ho spiegato anche perchè i danni anatomopatologici caratteristici del Parkinson e dei Parkinsonismi si producono elettivamente in quei tessuti.

Vedi:

CONCLUSIONE

Gli esperimenti del Prof. Maccarrone confermano i risultati delle mie ricerche.
Il Prof. Maccarrone con lodevole realismo scientifico ed umano conferma in altre parole che, nell'interesse del Paziente, della Famiglia, della Società e della Scienza, nel Parkinson si deve eliminare la causa della patologica iper-produzione di endocannabinoidi, non impuntarsi a cercare di attutirne gli effetti dannosi.

Nel m. di Parkinson:

- Accertata la tossi-infezione da Bordetella Pertussis (Diagnosi Eziologica), il trattamento razionale consisterà nel trattamento antibiotico specifico (Eritrocina® a lungo termine).
- Il Paziente continuerà le cure in atto e aggiungerà le sintomatiche se, all'inizio del trattamento, insorger&agrave; una prevista "reazione di Jarsch-Herxheimer".
- I danni già in atto o in evoluzione non saranno riparati dal trattamento antibiotico (in sei-sette mesi si arresta la progressione della malattia).
- Le cellule staminali, se non si bonifica la tossi-infezione da Bordetella, subiranno gli stessi danni patiti dalle cellule del Paziente e faranno presto la loro stessa fine.
- Il trattamento antibiotico deve essere instaurato ai primi sintomi di malattia per evitare l'insorgenza di danni irreversibili; sarà associato a qualsiasi cura sintomatica necessaria, già in atto o che si renda necessaria nel tempo.

Indice argomenti
Dr. Domenico Fiore ©1990-2009 Tutti i diritti riservati - È vietata la riproduzione senza il consenso scritto dell'Autore
Dr. Domenico Fiore ©1990-2009 All rights reserved - Duplications forbidden without prior Author's written consent